RU486: mozione Pdl, Lega e Udc per fermare commercializzazione in Italia

Roma - 'La parola d'ordine e' fermare la procedura di autorizzazione alla registrazione della RU 486, la pillola abortiva all'esame dell'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), ed impegnare il governo ad adottare gli opportuni provvedimenti per sospendere le procedure di autorizzazione alla registrazione del principio attivo della kill pill'.

E' questa la sintesi di una mozione presentata alla Camera a firma di 105 deputati di Pdl, Lega e Udc, fra i quali Polledri (Lega Nord), Pagano (Pdl), Bertolini (Pdl), Saltamartini (Pdl), Buttiglione (Udc), Scapagnini (Pdl), Pezzotta (Udc), Volonte' (Udc), Farina (Pdl), Vignali (Pdl), Laura Molteni (Lega Nord).
Per i firmatari 'la RU 486 non e' una pasticca per l'emicrania, o per il mal di stomaco, perche' l'aborto chimico e' di gran lunga meno sicuro di quello chirurgico e contrasta con l'articolo 15 della legge 194/78, che prevede che le pratiche abortive debbano essere assolutamente sicure per la donna, nonche' con l'articolo 9 che stabilisce che l'aborto sia effettuato esclusivamente in strutture accreditate'.
I firmatari della mozione chiedono quindi 'l'immediata calendarizzazione della mozione, affinche' il governo prenda una posizione chiara e decisa bloccando la somministrazione e la commercializzazione in tutto il Paese di questo 'farmaco' poco sicuro e potenzialmente dannoso per la salute della donna'.