Forum il Popolo delle Libertà

 PDL FORUM: Dove Andiamo, Perché, Con chi?

Intervento dell'On.le Alessandro Pagano ...> Video)

La crisi che vive il nostro Paese non è solo una crisi economica. Il nostro è un Paese che ha perso tensione morale.

Nel dopo guerra eravamo in uno stato di crisi peggiore di oggi, nei secoli precedenti abbiamo vissuto momenti terribili (invasioni, epidemie) ma siamo riusciti sempre a riemergere. Perché?

Perché avevamo tensione morale!

Oggi la crisi invece appare più complessa perché le utopie ideologiche hanno destrutturato l’uomo occidentale e poi quest’ uomo privo di anima si è ridotto ad un soggetto famelico affamato solo di beni di consumo.

Non basta quindi avere un partito; oggi il bisogno è che il partito interpreti la società.

Per capire la società odierna ci aiuta il 41° Rapporto Censis pubblicato un anno fa in questo periodo.

Giuseppe De Rita: "abbiamo una società a coriandoli, sempre più sparpagliata, spezzata. Non la si può più studiare se non antropologicamente ":

  1. Una realtà senza storia e senza chiamata al futuro che diventa ogni giorno di più poltiglia di massa. Coriandoli che stanno uno accanto all’altro per pura inerzia.
  2. Una realtà che inclina verso una progressiva esperienza al peggio. [ Emilio Rossi. Pres. Comitato Codici TV e minori ci rammenda della TV spazzatura e persino dei TG ormai infarciti solo di notizie orride]
  3. Una realtà che inverte, in modo più o meno cosciente i processi – simbolo che ci hanno orientato allo sviluppo, e spegne quindi la parte vitale quasi fosse un resto arcaico.

La regressione dei simboli della nostra società è un fatto conclamato:

Orbene, bisogna capire la realtà per ben rappresentarla politicamente. Stando così le cose come De Rita ce le racconta, prima ancora di chiedersi "DOVE ANDIAMO?" bisogna domandarsi "DA DOVE VENIAMO"?

L’Identità è fatta di Valori che bisogna difendere, perché come esiste il Bene così esiste anche il Male. Ma per identificare i Valori (non basta parlare di valori condivisi altrimenti sono valori più o meno negoziati) serve un’anima.

Il Presidente del Senato, Renato Schifani, da me interpellato telefonicamente su questo punto non più tardi di 4 giorni fa, proprio mentre era pellegrino in Terra Santa, mi diceva che il punto di partenza era proprio questo:

"Per decenni la modernità (se vogliamo una data dal ’68 in poi) ci ha spiegato che Dio non c’entrava niente con la Politica, anzi non c’entrava niente con qualsiasi cosa sociale.

Se qualcuno voleva Dio doveva trovarlo solo privatamente. Persino i religiosi dovevano stare nelle sacrestie.

I risultati sono sotto gli occhi di tutti: abbiamo generato un Diritto senza Dio, una Finanza senza Dio, un Ambiente senza Dio, una Architettura senza Dio, un’Arte senza Dio, e così via……"

La conclusione di questo processo: Una società che non sa più distinguere il VERO dal FALSO, il GIUSTO dall’INGIUSTO, il BENE dal MALE, l’ORDINE dal DISORDINE il COSMO dal CAOS.

Ma adesso ATTENZIONE: l’eclissi del Sacro è finita! La società mostra sempre più attenzione per il SACRO.

E Mons. Fisichella ci ricorda: "è legittima la molteplicità delle opzioni temporali, ma bisogna dissentire da un pluralismo che diventa relativismo morale.

La Democrazia ha bisogno di fondamenti solidi e la vita sociale di principi etici".

Ecco l’anima di un partito da contrapporre alla Globalizzazione e al Mercatismo.

Il riconoscimento della nostra Identità e delle conseguenti Tensioni Morali.

Per superare il vuoto culturale e politico e per annullare il relativismo etico e il pensiero debole che hanno destrutturato, defuturizzato e deresponsabilizzato la nostra Italia la prima cosa che un partito dovrà ricercare sarà il fondamento etico necessario per realizzare il cambiamento che tutti nei nostri cuori vogliamo.

Altrimenti come tutti intuiscono il problema sarà solo la conservazione del potere.

Oggi la storia sta chiamando la PDL ad una scelta epocale e noi dobbiamo essere pronti:

Diceva Benedetto XVI a Ratisbonne solo 2 anni fa:

"Dopo l’11 Settembre non c’è più destra e sinistra ma da una parte i TOTALITARISMI forti, aperti, dichiarati di chi vuole tutto con la violenza; dall’altra, TOTALITARISMI subdoli e infidi come il Relativismo Etico di chi ci illude di essere liberi ma che nega la VERITA’".

La realtà che stiamo lasciando ai nostri figli è questa. Il rimedio ce lo spiega Benedetto XVI a Cagliari il 9 Settembre: "costruire una classe dirigente che con competenza e rigore morale ricerchi soluzioni di sviluppo sostenibile".