L'egemonia culturale dei DS e le loro bacchettate alla Margherita

(Tratto da: "La Sicilia, Caltanissetta") - In margine alla nuova legge sulla Bioetica

Molti anni fa, chi mi suggerì un proficuo percorso formativo, sottopose alla mia attenzione un volumetto, dal titolo " il vocabolario e il marxismo" di Jean Milet, docente all'Università Cattolica di Parigi. Mi stupii per l'importanza che il marxismo attribuiva al linguaggio filosofico-politico. Leggendo il volumetto in questione compresi che, a seguito del'influsso marxista, molte parole avevano radicalmente mutato significato. Tra essi ne mancava allora uno, che poi subì la stessa sorte degli altri e finì tragicamente per il non significare più nulla. Il termine è: integralista!

Quello usato, dal sen. Cesare Salvi, della Quercia, all'indirizzo dell'on. Francesco Rutelli della Margherita, che rispondendo ai dettami della coscienza, tante volte evocata dal progressismo in altre occasioni, ha votato la legge sulla procreazione assistita che dovrebbe finalmente porre fine al disordine che in materia ha regnato da ormai quasi 25 anni in Italia.
L'invettiva usata nei riguardi di Rutelli è la stessa con la quale ci si è espressi in altre occasioni nei confronti di quanti dessero fastidio alle posizioni vetero-maxiste. Persino il Papa ne è stato più volte apostrofato. Da questi accadimenti dovremmo trarre una serie di insegnamenti. La sinistra, post-comunista, sui grandi temi morali e di visione del mondo, non tollera libertà di coscienza ed anzi odia ogni possibilità di ripensamento critico. E si comporta (peggiori allievi dei loro degni maestri) come Ceausescu, Hoxha, Milosevic, Stalin o Togliatti, bollando la semplice obiezione come 'tradimento'. Basti notare la diversità di trattamento cui sono stati sottoposti i dissenzienti della "Margherita" sul tema della fecondazione, della famiglia e delle combinazioni artificiali, rispetto a quelli della Casa delle Libertà.
Moltissima base della Margherita e molti suoi rappresentanti, sui grandi temi della libertà d’educazione, dell'identità cristiana, della famiglia, della vita, della bioetica, dell'aborto, dell'eutanasia e in generale sui temi morali, sono in frizione con l'egemonia culturale che vige nel centro-sinistra e in particolare dei Ds e di Rifondazione, e su questo dovrebbero cominciare a fare una seria riflessione. Salvo a volersi masochisticamente sottoporre periodi-camente alle bacchettate, cui Rutelli e Margherita sono stati sottoposti in queste ore dai padroni del vaporetto. Certo anche da questa parte ci sono stati dissenzienti ma non sono stati bollati come traditori ed hanno avuto il rispetto della loro persona. I deputati della Margherita sono stati invece mortificati ed è giusto che si comincino a chiedere se la loro posizione in quel contesto abbia realmente un significato, visto che sui grandi temi, quelli che contano davvero, sono assolutamente denigrati, offesi ed emarginati.
Non dimentichino che nel linguaggio della sinistra, "integralista", che come dicevo non significa più nulla, vuole però dire "sei il peggio che esiste sulla terra!".
A parte gli aspetti propriamente politico-partititici, non so se la fecondazione eterologa ha fatto abortire il listone dell'Ulivo, è un fatto secondario, ma sicuramente, e me ne rallegro, i 18 articoli della legge hanno ribadito dei punti fermi sulla dignità della persona umana e rimesso in moto la questione della importanza della vita ai suoi primi stadi, sconfiggendo la logica sventolata da qualcuno, pochi esagitati per la verità, davanti a Montecitorio, secondo la quale "l'unica legge è il desiderio". No, cari amici l'unica legge per cui vale la pena combattere è la salvaguardia del diritti della persona. I deputati hanno ragionato, si sono interrogati, in alcuni casi hanno disobbedito agli ordini di scuderia. I laici sono stati autentici laici e i credenti, coerenti cattolici. Ha vinto la verità sull'uomo.

On. Alessandro Pagano