Milleproroghe. Marinello, Pagano (Pdl): Si trovi soluzione per conseguenze anatocismo

 

 

 

"Il comma inserito nel maxi-emendamento al decreto mille proroghe, con il quale viene di fatto aggirata la sentenza delle Sezioni Unite della Cassazione, che sanciva il diritto dei correntisti alla restituzione di tutte le somme illegittimamente addebitate dalle banche sui conti correnti con la capitalizzazione trimestrale degli interessi, sarebbe dovuto essere espunto al fine di non danneggiare gli utenti vittime dell’anatocismo.”


Lo affermano in una nota congiunta i deputati del Pdl Giuseppe Marinello, vicepresidente della Commissione bilancio della Camera, e Alessandro Pagano, componente della Commissione finanze della Camera.

“Questa norma” proseguono gli esponenti del Pdl “rischia di essere una beffa per i piccoli risparmiatori e di mettere in serio pericolo la sopravvivenza delle piccole e medie imprese.”

“La conseguenza più discutibile e controversa del ‘punto 9’ inserito nel maxi-emendamento” aggiungono “è senza dubbio quella relativa alla prescrizione del diritto del correntista ad ottenere la restituzione delle somme illegittimamente addebitate dalle banche sul conto corrente, la quale comincerà a decorrere dall’annotazione in conto anziché dalla chiusura del rapporto.”

“In tal modo le cause avviate da migliaia di correntisti, il cui esito sarebbe stato la soccombenza in giudizio delle banche, saranno perse per legge. Le aziende, ma anche i singoli cittadini, che hanno intrapreso la via giudiziaria, sicuri di riuscire a far valere i propri diritti, non solo non otterranno alcun risarcimento per gli indebiti compiuti dagli istituti di credito, ma addirittura saranno costretti a pagare le spese di giudizio, con la drammatica conseguenza  che le prime saranno destinate al fallimento, mentre i secondi saranno pesantemente danneggiati.”

“Non ci sottrarremo al voto di fiducia sul decreto milleproroghe, giacché in esso sono contenute delle disposizioni non più rinviabili per gli interessi della collettività, tuttavia” concludono “facciamo appello al ministro Tremonti affinché venga elaborato un sistema per salvaguardare i diritti dei cittadini e delle aziende che hanno giudizi pendenti avverso gli istituti di credito.”