Fisco, Pagano (Pdl): No ad aumento tassazione

 

 

“Per consentire al Paese di superare questo periodo di recessione dovuto alla difficile congiuntura economica internazionale, non è più rinviabile una riforma del fisco in grado di coniugare rigore nei conti pubblici e creazione di nuovo Pil”.


Ad affermarlo Alessandro Pagano del Pdl, componente della Commissione finanze della Camera.

“Concordemente con il presidente del Consiglio nazionale dei Commercialisti, Claudio Siciliotti, sulla necessità di una riforma organica del nostro sistema fiscale che eviti il perdurare di una situazione insostenibile a carico di imprese, professionisti e contribuenti – prosegue Pagano - è auspicabile che la futura riforma vada in direzione esattamente opposta all’aumento della pressione fiscale. Destinare il surplus di entrate così ottenuto alla mera copertura delle maggiori spese, non farebbe altro che alimentare un pericoloso e insaziabile ‘serpente che si morde la coda’”.

“In altri termini – precisa - l’incremento del prelievo fiscale finirebbe per incentivare quelle cattive prassi, consistenti nel tenere in vita enti e apparati inutili, alla base del ritardo nello sviluppo del nostro Paese”.

“Solo politiche ispirate alla migliore dottrina reaganiana – conclude - che abbiano, finalmente, il coraggio di affamare il ‘cavallo Stato’, potrebbero essere la migliore e più efficace soluzione allo stallo nel quale l’Italia è stata relegata dalla degenerazione delle politiche economiche della prima Repubblica caratterizzate dall’accumulo di debito per finanziare la spesa”.