Mercoledì 05 Giugno 2013 15:27
“Per disincentivare la fuga delle imprese all’estero, un fenomeno che dopo il ‘caso Ilva’ è destinato inevitabilmente a crescere, non c’è che un intervento choc per salvaguardare il nostro sistema produttivo e stimolare l’economia: avviare misure, in via sperimentale per almeno due anni, incentrate su libertà di assumere e licenziare in ‘trenta secondi’ senza passare da nessuna forca caudina, né burocratica, né legislativa”.
Ad affermarlo il deputato del Pdl Alessandro Pagano.
“Una riforma tanto incisiva dell’attuale disciplina che regola i rapporti industriali, - spiega Pagano - farebbe fare al Paese quel ‘balzo’ necessario in direzione delle tanto auspicate liberalizzazioni e deregolamentazioni, finora rimaste solo ‘sulla carta’ e mai attuate”.
“Tuttavia l’epilogo del ‘caso Ilva’, concretizzandosi in una sorta di ‘espropriazione’ di fatto, mette in forse il cammino del Paese verso un compiuto assetto liberale facendolo arretrare a concezioni tipiche degli anni ’60. Su questo occorre aprire al più presto un serio confronto tra governo e forze politiche”, conclude.