Pagano (Pdl): Tolleranza zero verso autori atti vandalici e satanisti nel cimitero di San Cataldo.

 

 

 

 

"Ormai è allarme rosso! Chi non si opporrà a queste nefandezze, o è un complice, più o meno consapevole della cultura satanista, o è uno sciocco".


A dichiararlo l'On. Alessandro Pagano in occasione dell'inquietante evento di cui è stata protagonista la città di San Cataldo nella notte del primo novembre.

"Nella notte del primo novembre, - prosegue Pagano - una ventina di giovani, secondo le prime ricostruzioni delle autorità competenti,  hanno scavalcato il muro del cimitero comunale e hanno scritto dovunque bestemmie irripetibili, vandalizzato tombe, Crocifissi  e statue della Madonna, il tutto condito dall'inconfondibile stella a cinque punte rovesciata, indiscusso simbolo satanista. Gli autori non hanno avuto esitazioni ed era ben chiaro il loro progetto vista la sicurezza con cui si sono mossi".

"La cultura di tendenza - spiega - sta cercando di diffondere, un pò per motivi di business, un pò per sfregio alle nostre tradizioni, questo barbaro e macabro disegno che dietro le apparenti e innocue streghe, zucche e fantasmi, in verità nasconde una progettualità di adorazione verso gli spiriti maligni e il diavolo.

Si tratta di una 'cultura' che è partita anni fa con i bambini e i ragazzi e che adesso vede gli ex bambini cresciuti e diventati uomini e donne, spesso incapaci di saper distinguere  il bene dal male e che, nel caso di San Cataldo, non ha saputo distinguere  le cose lecite e giuste da quelle illegali e ingiuste".

"Gli autori di questi gravissimi gesti - aggiunge - si sono resi colpevoli di parecchi reati: atti di vandalismo, vilipendio delle tombe, delitti contro la pietà dei defunti e contro il sentimento religioso, oltre alla bestemmia.

Da qui l'invito a tutte le autorità,' da quelle giudiziarie a quelle scolastiche, ad intraprendere subito iniziative utili per evitare il ripetersi di questi episodi nonche' per tenere alta la vigilanza, visto che sta diffondendosi negli ambienti formativi una sorta di costume che nulla ha a che vedere con le nostre tradizioni e che ha tra i suoi obiettivi la spinta al consumismo piu' sfrenato. Al riguardo, seguiranno interrogazioni parlamentari tese a conoscere il fenomeno nelle scuole che sta diffondendo tali usi e costumi che nulla hanno a che vedere con le nostre  tradizioni e che hanno come unico obiettivo proprio la spinta ad un certo consumismo che trova il culmine in party a tema e gadget vari".

Tutta la cittadinanza a gran voce sta chiedendo alle autorita' preposte che vengano individuati gli autori del vandalico gesto che non deve essere rubricato come una 'ragazzata' o al massimo una 'bravata'", conclude.