“L’emendamento al ddl processo penale approvato oggi alla Camera, è una nostra battaglia che rivendichiamo con fierezza.

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Finalmente viene rimessa al centro, in termini di importanza, rispetto e garanzia, la 'persona' che, invece, strumentalmente troppo spesso si è ritrovata sulle prime pagine dei giornali per fatti che nulla hanno a che vedere con le inchieste o che non hanno rilevanza penale. Una stretta sulla pubblicazione di questo tipo di intercettazioni è un vero e proprio cambio di passo culturale. Un fatto, non vorrei esagerare, epocale dal momento che negli ultimi 20 anni abbiamo assistito a tutto il peggio che si potesse immaginare. Al M5s, unici in Aula a votare contro, lasciamo la difesa a oltranza dei gossip, evidentemente, per loro utilizzabili ai fini di un bieco giustizialismo ideologico”.

A dirlo è Alessandro Pagano, deputato del Gruppo Area Popolare (Ncd-Udc) in Commissione Giustizia.

 “Le intercettazioni – conclude – vanno usate e pubblicate cum grano salis ed è giusto limitare l’utilizzo di quelle che sono puro pettegolezzo o che minano la privacy. Ad ogni modo viene salvaguardato con le nostre idee, fatte proprie dal Parlamento, il giornalismo d’inchiesta. E anche di ciò siamo soddisfatti”.

Roma, 22 settembre 2015.

 

@alepaganotwit