#natale: #pretidifrontiera vadano in Brunei …

 

 

 

 

 

 

"E convincano sultano a onorare crocefisso con Ramadan..."


 

"Nelle stesse ore in cui apprendiamo che il sultano del Brunei mette il Natale fuorilegge e manda addirittura in galera chiunque osi festeggiarlo, in quanto "danneggia la fede musulmana", nel Friuli Venezia Giulia dodici 'preti di frontiera', come riportano le cronache locali, lanciano un appello: "Anche i simboli dell'Islam nelle scuole insieme al crocifisso e al presepe", perché "l'autentica laicità garantisce il pluralismo delle culture e delle fedi religiose".

E' quanto ha dichiarato il deputato di Area popolare, Alessandro Pagano.

"A questo punto la domanda sorge spontanea - ha proseguito Pagano -: perché i cosiddetti 'preti di frontiera' non vanno nel Brunei  e dicono al sultano che proprio in nome di quella stessa "autentica laicità" che rivendicano deve essere garantito il pluralismo delle culture e delle fedi religiose e gli dicano di mettere accanto i simboli del Ramadan quelli del Natale?

Sarebbe un gesto coerente e, dopo quanto sostenuto, doveroso.  A meno che non si è preti di frontiera solo a parole e non con i fatti".

"Prima di dare lezioncine e fare prediche, sarebbe opportuno quindi riflettere bene. Piuttosto bisogna sostenere con forza la propria identità, perché solo così possiamo sperare nel futuro.

Se invece - ha concluso Pagano - si continua a scadere nel solito relativismo etico e a cedere al religiosamente corretto, significa non aver capito nulla".

Roma, 23 dicembre 2015. (askanews)

@alepaganotwit