Antonello da Messina a New York: «Come se la Gioconda uscisse dal Louvre e arrivasse negli Usa»

New York (Tratto da "La Sicilia") - Fate questo confronto: il Satiro era stato visitato a Mazara del Vallo da quindicimila persone, all'Expo mondiale giapponese di Aichi da tremilioni e mezzo. Di Antonello da Messina esposti al Met di New York da ieri fino al 28 febbraio saranno ammirati da alcuni milioni: è questo che la Sicilia mostra al mondo. «Non possiamo esportare metalmeccanica - dice l'assessore regionale ai Beni culturali Alessandro Pagano - arte abbiamo e arte facciamo vedere, togliendo la naftalina dai nostri capolavori».

C’è una gran folla al Met per vedere i capolavori di Antonello da Messina, soprattutto la Vergine Annunziata che molti hanno paragonato alla Gioconda, e il ritratto di Marinaio ignoto dall'occhio beffardo, più la tavola dell'Ecce Homo dipinta su entrambi i lati. Alain Elkann, presidente della Fondazione per la promozione della cultura italiana, una associazione di benemeriti in cui figurano tra gli altri i Piccolomini e i Bulgari, racconta di avere visto al Prado di Madrid un benissimo Cristo di Antonello e di avere pensato di chiedere in prestito la Vergine Annunziata per il Met. «Credevo che l'assessore Pagano non avrebbe aderito, e invece ha aggiunto altre tele bellissime».

- Ma perché è così importante la Vergine Annunziata?

«Perché non è mai uscita dalla Sicilia, è come se la Gioconda uscisse dal Louvre. Sarebbe un fatto epocale». E dire che non è costato nulla, il Met ha pagato anche l'assicurazione globale per 200 milioni di dollari. Ora le prossime tappe saranno due: il Satiro in mostra al Louvre e la mostra in Cina sui 5000 anni di storia siciliana. Ma i tempi stringono, questo governo regionale ha soltanto sei mesi prima delle nuove elezioni. C’è in corso la trattativa sotterranea con il Met e con il Paul Getty Museum per la restituzione dei reperti trafugati dalla Sicilia (il Tesoro d'argento, gli Aeroliti e soprattutto la statua di Afrodite da Morgantina), e oggi l'assessore Pagano ha avuto a New York un altro colloquio, ma sono trattative lunghe e delicate che finiranno per coinvolgere anche il prossimo governo regionale. Comunque mostrare il genio siciliano al mondo facendo vedere i capolavori che erano blindati nelle centinaia di musei siciliani ci sembra un'eccellente oper a di marketing da proseguire.

A New York c'è anche l'assessore regionale all'Agricoltura, Vincenzo Leontini, che ha offerto al Metropolitan Museum una cena di gala a base di prodotti tipici ragusani. Con una battuta: cultura e coltura. Nei contesto l'inaugurazione ufficiale di Casa Sicilia, al 36° piano dell'Empire. Sarà un punto di riferimento per le sterminate colonie di siciliani negli Usa. Siccome uno degli ideatori è Marco Scapagnini, sponsor in Usa dei prodotti siciliani e figlio del prof. Umberto, al taglio del nastro non poteva mancare il sindaco di Catania. Con l'aggiunta (ma non erano con lui) di tre belle imprenditrici siciliane: Francesca Pianeta di Menfi e Carla Cuccurullo di Caltanissetta produttrici di vini e Daniela Di Liberto di S.Cataldo produttrice di olio

TONYZERMO