Il mondo della sanità in Sicilia ha vissuto sulla propria pelle i disagi di una serie di gestioni amministrative e politiche, poco oculate. La conseguenza di tutto ciò, è stato il deteriorarsi di particolari sistemi di efficienza gestionale che hanno causato disfunzioni e malcontento nella popolazione utente.

Necessaria ed utile si è quindi resa un opera ispettiva e di controllo , che ha avuto il pregio di verificare, attraverso gli apparati amministrativi, la funzionalità anche delle strutture.

Le strutture sottoposte ad ispezioni e visite sono state diverse e tra queste l'Ospedale di San Cataldo, il Cimino Termine, il Canizzaro di Catania, l'Aiuto Materno e Villa Sofia di Palermo, l'Ospedale di Mussomeli.

Ma l'opera intrapresa è stata rivolta anche alla verifica delle stesse aziende come quella dell'USL 6 ed alla spesa sostenuta per, l'acquisto dei farmaci presso le strutture pubbliche.

Positivo è stato anche il riscontro effettuato sullo stato di avanzamento degli iter procedurali, legati alla realizzazione di alcune opere pubbliche quali ad esempio i centri ambulatoriali di Caltanissetta, il Centro per anziani di Pietraperzia o per l'Ospedale Papardo di Messina.

Verifiche e controlli che hanno portato anche alla riduzione della spesa per l'assistenza esterna ed hanno portato al varo nuove direttive per la fornitura dei medicinali agli stessi ospedali da parte delle aziende fomitrici.

E' stato inoltre possibile analizzare i dati relativi ai ricoveri ospedalieri, valutandone i rischi di inappropriatezza.

Un ulteriore azione di controllo è stata effettuata anche per il rispetto delle normative comunitarie sui mercati ittici e per i mattatoi comunali. E’ stato così avviato il processo di adeguamento ai requisiti dettati dalla Legge.