Carabinieri. Pagano: “L’Arma e le altre forze dell’ordine umiliate dal Governo Prodi”
Domenica 26 Novembre 2006 16:38
PALERMO – "I cinque euro di aumento previsti in busta paga nella Finanziaria sono stati la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso. Senza l’intervento in prima persona del comandante generale Siazzu, sarebbe scoppiata una protesta clamorosa che avrebbe visto per la prima volta una folta rappresentanza dell’Arma picchettare i Palazzi della politica.
Da mesi, infatti, il comando generale aveva segnalato al ministro della Difesa e successivamente alla Presidenza del Consiglio che la politica militare e di sicurezza di questo Governo incontrava forti resistenze non tanto ai livelli più alti dell’Arma quanto nella base, in quei carabinieri, cioè, che nelle cinquemila stazioni sparse per l’Italia garantiscono la sicurezza e rappresentano lo Stato. Sono solidale con i carabinieri e con tutte le forze dell’ordine che, nonostante l’elemosina di Prodi e del ministro Padoa Schioppa continuano a servire "nei secoli fedeli" il Paese e non si sottraggono all’adempimento del proprio dovere, così come accade in provincia di Caltanissetta. La continua umiliazione ad opera dell’attuale Governo a cui i nostri militari hanno dovuto sottostare in silenzio, è intollerabile e indecorosa. Mi auguro che marcino con noi, il 2 dicembre: dobbiamo far capire che Roma è la capitale d’Italia e non una colonia dei paesi comunisti".
L’on. Alessandro Pagano, responsabile organizzativo di Forza Italia in Sicilia, critica la finanziaria nazionale che non destina sufficienti risorse a Polizia e Carabinieri che in provincia di Caltanissetta svolgono un ruolo indispensabile per la sicurezza dei cittadini e il controllo del territorio.
"Un merito al Governo Prodi va riconosciuto – ha concluso l’on. Pagano - è riuscito a compattare le più importanti organizzazioni sindacali delle forze dell’ordine che il prossimo 5 dicembre hanno mobilitato a Roma tanti servitori dello Stato che manifesteranno contro una legge iniqua, ingiusta e che rischia di sfigurare le forze di polizia del Paese".