Il Supporto alla protezione e al recupero del patrimonio culturale: contributi europei, nazionali e locali

(Convegno organizzato da: Laison Office dell’Università degli Studi Palermo)

Fra gli intervenuti: Giuseppe Silvestri (Rettore Università studi Palermo); Carlo Perego (Responsabile Dipartimento Chimica-Fisica di EniTecnologia); Francesco Cappello (Coordinatore Media IRC); Diassina Di Maggio (Direttore APRE); Antonino Valenza (Laison Office Università di Palermo).

Sintesi della relazione dell’On.le Alessandro Pagano – Assessore Regionale ai Beni Culturali, Ambientali e alla Pubblica Istruzione.

La giornata ha l'obiettivo di creare un'occasione di incontro e confronto tra il tessuto accademico, il mondo imprenditoriale e le istituzioni locali e nazionali allo scopo di dar vita ad iniziative in favore del prezioso patrimonio culturale siciliano.

La sentenza 272 della Corte costituzionale depositata il 27 luglio scorso apre una nuova fase nella gestione del patrimonio artistico nazionale. Si è infatti affermato che il legislatore statale non è competente a dettare la disciplina di gestione dei servizi locali privi di rilevanza economica, e quindi anche musei, biblioteche, parchi archeologici, teatri e auditorium.

Si afferma per la prima volta con decisione, in linea con l'articolo V della Costituzione, il principio del decentramento anche per il settore della cultura. Le Regioni, nei prossimi mesi, potrebbero essere chiamate a costruire un quadro legislativo che sia in grado di amministrare il bene culturale, di creare dei sistemi di gestione più moderni e funzionali secondo le peculiarità delle diverse aree territoriale valorizzando le positive esperienze già maturate.

Occorre trasformare i beni culturali in una risorsa viva, gestita in modo da attrarre risorse di trasformare i beni stessi in una risorsa e sviluppo per lo sviluppo dei territori e delle popolazioni. Il bene culturale deve essere considerato nel suo duplice aspetto di restauro e di valorizzazione della sua potenzialità economica nei confronti dei possibili fruitori.

Tutto ciò significa valorizzare i beni culturali cioè trasformare beni, che sino ad oggi hanno prodotto solo costi, in "centri culturali", cioè in vere e proprie "nuove imprese culturali" che sappiano proporsi come fonte di conoscenza e di attrazione per tutti i cittadini. Queste "imprese" dovranno coniugare l'attività culturale con una capacità manageriale che ne renda possibile la gestione economica e le qualifichi come punti di riferimento per vaste aree territoriali.

II convegno intende confrontare e ricercare nuove soluzioni nel settore della fruizione dei Beni Culturali, non solo in ambito metodologico, ma anche in quello tecnologico. Dato il grande interesse che attualmente tale settore riveste, l'attenzione ad esso è doverosa. Nasce comunque la necessità di definire ruoli e connessioni, sinergie e collaborazioni dove solo la ricerca e le nuove tecnologie possono suggerire percorsi e soluzioni competitive che integrino cultura e turismo da un lato, con impresa e mercato da un altro.

In questa prospettiva è indispensabile la collaborazione tra le istituzioni ed il privato sia imprenditoriale che non profit.

L’auspicio è che da tale collaborazione nasca nuova occupazione di personale specializzato sia nelle attività di restauro che di tutela del patrimonio artistico: che siano promosse azioni di valorizzazione basate sull'impiego di moderne tecnologie, il cui impatto sia valutabile con opportuni indicatori; Che possano essere sfruttati al meglio i contributi finanziari provenienti sia dallo Stato che dalla comunità europea (Agenda 2000, APQ); che siano realizzati interventi educativi attuati in collaborazione con le istituzioni scolastiche per la creazione di nuove figure professionali e favore dei giovani.

Fa piacere vedere che l’Università di Palermo, in tutte le sue componenti, è pronta a raccogliere questa opportunità organizzando momenti di incontro e confronto per l’elaborazione di progetti e proposte innovative, capaci di promuovere e rilanciare il patrimonio artistico e culturale della nostra regione, unico al mondo.

Una prima occasione per mettere a fuoco queste problematiche è la giornata del 20 settembre che verterà in particolare sulle tecniche di restauro e conservazione dei beni culturali e sugli strumenti finanziari comunitari, nazionali e locali stanziati per lo sviluppo del settore.

Ad organizzare questa giornata è il "liaison office" dell'Ateneo palermitano. Una struttura volta a favorire la collaborazione e lo scambio tra Università ed imprese ed a potenziare le caratteristiche dell'Università quale ente di sviluppo economico e di attrazione di investimenti produttivi nel territorio del suo naturale bacino d'utenza.

L'auspicio è che da questa iniziativa possano nascere nuove e più strette collaborazioni tra ricerca impresa e Pubblica Amministrazione per dar vita a progetti che portino ad un miglioramento della fruizione del nostro patrimonio artistico con una ricaduta nell'aumento delle opportunità di lavoro per i nostri giovani.

1. Percorsi didattici – Nuovo rapporto Pubblica Istruzione e Beni Culturali
2. Brand Sicilia
3. Distretti tecnologici – turistici
4. Circuiti turistici innovativi che cambino le abitudini dei Tour Operator
5. Strutture ricettive
6. Coinvolgimento di sponsor e aziende di credito
7. Costo del lavoro penalizza i G8 che devono convertirsi nei servizi e servizi avanzati.
8. Supporto informatico ai tour operator (Società Informazione)