

Verso l' e-Democracy. Lo sviluppo della cittadinanza digitale
Martedì 25 Maggio 2004 08:57
Verso l' e-Democracy. Lo sviluppo della cittadinanza digitale
(Convegno organizzato da: CRC Centri Regionali di Competenza per l’e-government e la società dell’informazione)
Fra gli intervenuti: Dott. Giulio De Petra (Direttore AIREL-CNIPA Centro Nazionale per l’Informatica della Pubblica Amministrazione); Anna Carola Freschi (Dip. Scienze della Politica e Sociologia, Università degli Studi di Firenze); Fiorella De Cindio (Dip. Informatica e Comunicazione, Università degli Studi di Milano); Altri.
Sintesi della relazione dell’On.le Alessandro Pagano – Assessore Regionale al Bilancio e Finanze.
E-democracy significa utilizzo delle nuove tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione per rafforzare la partecipazione dei cittadini alla vita delle istituzioni per coinvolgere gli stessi nei processi pubblici decisionali, e dunque per aprire un costante dialogo tra istituzioni e cittadini.
L'e-democracy insieme all’e-goyernment rappresentano le due espressioni fondamentali del processo di ammodernamento della Pubblica Amministrazione. Infatti è importante non soltanto che la PA. sia efficiente consenta ai cittadini di accedere ai servizi pubblici in modo innovativo, ma è ormai divenuto necessario che si migliorino gli strumenti di comunicazione tra istituzioni politiche e cittadini al fine di intensificare il confronto tra attori pubblici e privati.
Le ICT ed in particolare Internet sono un grande strumento per rendere i governi più aperti e trasparenti e più vicini alla collettività, che potrà così seguire tutte le fasi dell'attività politica: dall'esame delle problematiche sino alla scelta delle soluzioni e alla loro attuazione.
Internet potrà essere usato dai cittadini per guardare i loro governi e contribuire concretamente sia in modo individuale che associativo alle scelte decisionali, fornendo le proprie opinioni e discutendo sulle possibili soluzioni per la definizione delle problematiche.
Non bisogna più intendere la comunicazione istituzionale come pura trasmissione di informazioni a senso unico ma come strumento di dibattito e di confronto.
Naturalmente ciò comporta un grande cambiamento culturale sia da parte degli attori politici, spesso diffidenti verso tali innovative forme di comunicazione e poco consapevoli dei vantaggi derivanti dal coinvolgimento dei cittadini, sia da parte della collettività che oggi ha bisogno di recuperare una"sincera"fiducia nelle istituzioni.
Un segnale di cambiamento in tal senso vuole essere proprio il progetto di e-democracy che l'Assessorato Bilancio intende presentare di concerto con l’Assemblea Regionale Siciliana.
Esso consiste nella creazione di una conferenza di servizi "virtuale e permenente" per interagire con la classe politica sul tema delle attività economiche e produttive in Sicilia, consentendo così ai cittadini e alle imprese, con il supporto delle Associazioni di categoria di emendare, proporre, ridefinire e produrre riscontri continuativi sulle politiche di settore.
L'obiettivo di questo convegno è quello di esaminare gli esperimenti di e-democracy già avviati, di approfondire i risultati raggiunti e le sfide intraprese ed avviare il dialogo fra i ricercatori e i responsabili delle decisioni politiche su questo tema. L'incontro di oggi vuole pertanto facilitare lo sviluppo sul territorio siciliano di progetti sperimentali di e-democracy, che potranno essere cofìnanziati dal MIT, in continuità ed integrazione con le esperienze già maturate dai nostri enti locali in questi anni ed in sinergia con le iniziative in corso.
Come Assessore al Bilancio e titolare della misura 6.05 del POR Sicilia ho potuto verificare la massiccia risposta degli enti locali siciliani alla richiesta di progetti sulla Società dell'Informazione: parliamo dei PIT, dei progetti e-government e per ultimo l’Avviso delle Reti Civiche per il quale l'Assessorato ha stanziato 10 milioni di euro ed al quale hanno partecipato la quasi totalità degli enti siciliani.
L'organizzazione proprio in Sicilia di questo convegno, dopo la regione Liguria, è un chiaro segnale da parte nostra di voler essere competitivi e di voler cogliere le numerose opportunità offerte dal Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie, grazie anche alle risorse oggi stanziate con le delibere CIPE per lo sviluppo della società dell'informazione nel mezzogiorno.
La complessità delle iniziative oggi esistenti in questo settore e la diversità anche delle fonti di finanziamento allo stesso destinate (comunitarie, nazionali e regionali) richiedono un’attenta politica di coordinamento e direzione, che l’Assessorato Bilancio e Finanze, per le competenze allo stesso attribuite intende svolgere con grande impegno, con l’obiettivo di superare quel divario che ancora oggi ci separa da altre regioni italiane.