Atto di affidamento della Regione Sicilia e di tutti gli amici e devoti al Santo Patrono San Rocco
Sabato 04 Giugno 2005 15:05
Atto di affidamento della Regione Sicilia e di tutti gli amici e devoti al Santo Patrono San Rocco, fatto dall’On.le Alessandro Pagano
(Organizzato da: tutti i Comuni d’Italia devoti a San Rocco)
Fra gli intervenuti: Oltre 40 sindaci di Comuni italiani che hanno per Santo Patrono San Rocco.
Preghiera dell’On.le Alessandro Pagano – Assessore Regionale ai Beni Culturali e Ambientali e alla Pubblica Istruzione
O glorioso San Rocco, vero modello di singolare carità cristiana, oggi - nella ricorrenza della celebrazione del decimo Convegno Europeo degli Amici di San Rocco, dinnanzi alla tua Venerata Reliquia - ricordando i numerosi benefici che hai elargito a questa nostra città di Butera, a questa nostra Regione e all'Italia tutta, nei momenti tristi e duri della sua storia, riverenti e fiduciosi ricorriamo alla tua potente intercessione.
A te oggi, affidiamo tutti i pellegrini qui presenti e tutte le loro famiglie.
Custodiscici, difendici, proteggici!
Sia pura la fede; siano santi i Pastori; siano copiose le vocazioni; sia sacra e difesa la vita, siano sani i costumi, siano unite le famiglie; sia cristiana la scuola; siano illuminati i governanti; regni ovunque amore, giustizia e pace.
Guida e proteggi , o Santo Patrono, i nostri giovani, speranza di un mondo migliore, affinchè il loro futuro sia fecondo di serenità , lavoro e giustizia. Veglia sui nostri anziani, testimoni e maestri di fede e di vita.
Ottienici con la tua potente intercessione di vedere uomini nuovi che abbiano il coraggio di abrogare le inique leggi contro Dio e contro l'uomo, ereditate da un triste ed oscuro passato.
Con la tua protezione, o San Rocco, tutti i tuoi amici e devoti siano continuamente centro di vitalità cristiana e faro di luce evangelica.
E, come un tempo, pellegrino in Italia, scampasti tanti fratelli dal terribile flagello della peste che copriva di cadaveri e di lutto le contrade d'Italia, tieni ancora oggi lontano ogni male dalle nostre case conservandoci immuni da ogni infermità che mette in pericolo la salute dell'anima e del corpo; liberaci dall'epidemia del malcostume e dell'immoralità che dilaga spaventosamente, che distrugge e dissacra gli adolescenti; difendici dal contagio della colpa e dell'errore che, oscurando le intelligenze e inaridendo i cuori, uccide i germi santi della virtù e del bene e fa - o glorioso Taumaturgo dell'umanità sofferente - che imitando la tua ammirabile fortezza e vivendo fedeli alla dottrina cattolica possiamo ancora meritare il favore dei tuoi prodigi nelle nostre necessità e partecipare a quella gloria che ora godi in paradiso.