Lettera aperta dell’on. Alessandro Pagano alle Istituzioni

• Al Ministro degli Interni
• Al Ministro della Difesa
• Al Prefetto di Caltanissetta
• Al Comandante reg. CC di Palermo
• Al Questore di Caltanissetta
• Al Comandante prov. CC di Caltanissetta

E’ nostro dovere richiamare l’attenzione delle Istituzioni sul malessere di Carabinieri e Polizia in merito ai gravi problemi di organico nonché di mezzi, che impediscono alle forze dell’ordine di Niscemi e Gela di fronteggiare adeguatamente l’offensiva della criminalità locale.

Una situazione che necessita di risposte urgenti perché rende difficile il lavoro degli agenti impegnati, anzi spesso costretti, a lavorare con grande spirito di abnegazione ma anche in condizioni al limite del pericolo, come dimostra l’intimidazione ai danni di un poliziotto al quale è stata bruciata l’auto.

I dati sono sconfortanti. A Niscemi, i Carabinieri sono solo in cinque unità e non sempre sono in grado si svolgere il servizio; la Polizia si è vista trasferire tre Ispettori per i quali non c’è stata sostituzione; per le indagini è disponibile un unico Ufficiale di Polizia Giudiziaria quando invece ne servirebbero almeno due o tre.

Con la sola forza di volontà, non si può sopperire alle carenze strutturali che sono gravi ed evidenti tanto che gli stessi esponenti delle forze dell’ordine hanno inscenato nei giorni scorsi una clamorosa protesta davanti al Commissariato di Gela.

Per caldeggiare una maggiore attenzione nel controllo del territorio invieremo questa stessa lettera al Ministro degli Interni, al Ministro della Difesa, al Prefetto di Caltanissetta, al Comandante regionale dei Carabinieri di Palermo, al Questore di Caltanissetta e al Comandante provinciale dei Carabinieri di Caltanissetta nella quale elencheremo le carenze che impediscono un adeguato controllo del territorio in una zona ad alta densità mafiosa.

Nel pieno esercizio delle mie prerogative di parlamentare regionale chiederò anche l’intervento della Commissione Antimafia affinché gli uomini della Polizia e delle altre forze dell’ordine, che sono sempre in prima linea per difendere la legalità e la libertà di tutti, siano tutelati nello svolgimento del proprio dovere e nello sforzo continuo di stabilire un rapporto con i cittadini improntato verso la collaborazione e la fiducia reciproca.

Dal 2000 ad oggi, le forze di polizia a Niscemi hanno prodotto almeno cinque operazioni antimafia di grande portata, l’ultima delle quali l’operazione "Apogeo", a testimonianza del loro valore e degli importanti risultati ottenuti in questa parte della provincia di Caltanissetta.

E’ il segnale inequivocabile che è questa la strada da seguire operando rapidamente quel potenziamento di organico e di qualità degli strumenti per la prevenzione invocato dagli stessi uomini in divisa.

Già in passato, in più occasioni, avevamo esposto il problema nelle sedi istituzionali ma appare ormai evidente che non è più possibile rimandare una decisione. Pensare ad una seria azione di contrasto quando i presidi di pubblica sicurezza, come appunto quello di Niscemi, non rispettano gli standard adeguati per fronteggiare l’emergenza, è velleitario oltre che inutile.

Le forze dell’ordine rappresentano uno degli strumenti indispensabili per arginare la criminalità organizzata e per stroncare qualsiasi fenomeno di illegalità presente nel territorio. Senza mezzi e con un organico ridotto all’osso è arduo chiedere a questi uomini di garantire una società civile fondata sulla legalità e di sradicare il male prima che contamini irrimediabilmente il senso di fiducia che i cittadini hanno nelle istituzioni.

Da parte nostra, ribadiamo ancora una volta il nostro impegno e che saremo sempre in prima fila per batterci nel segno della legalità, del profondo rigore morale, della trasparenza e di una salda coscienza civica che devono ispirare ogni amministratore pubblico.

On. Alessandro Pagano