Una tantum, alle scuole i soldi per l’esame delle vecchie pratiche
Mercoledì 29 Settembre 2004 14:38
(Tratto da "Giornale di Sicilia") - Una tantum, alle scuole i soldi per l’esame delle vecchie pratiche
Ditelo al Rgs. Gli istituti esamineranno le domande ferme da oltre un anno. alla Regione costerà circa 250 mila euro. Pagano: "Gli assegni a gennaio"
PALERMO - La riapertura dei termini per la presentazione delle domande per l'anno scolastico appena trascorso e l'accordo con le scuole per accelerare l'esame delle richieste relative al 2002-2003, che non sono mai state aperte. La Regione gioca altre due carte per provare a sbrogliare la matassa dei contributi per le famiglie con redditi medio bassi che hanno iscritto i figli nelle scuole pubbliche: quelli del 2002-2003 e quelli del 2003-2004. Un’operazione che alle casse pubbliche costerà poco meno di 250 mila euro.
Una settimana fa l'assessore alla Pubblica istruzione, Alessandro Pagano, aveva annunciato l'accordo con le scuole: prevede la collaborazione degli istituti per l'esame delle domande che le famiglie hanno appena inviato (quelle per i contributi relativi al 2003-2004). Ieri l'assessore, nel corso di Ditelo a Rgs, ha annunciato l'ampliamento di questo accordo: «Le scuole - ha detto Pagano - ci aiuteranno anche nell'esame delle pratiche del 2002-2003. Sarà compito della task force che ho istituito aprire le buste dividerle per Provincia e Comune di provenienza e poi selezionarle anche in base agli istituti frequentati dai ragazzi per cui si chiede il contributo. Poi invieremo a questi stessi istituti tutti i plichi e loro provvederanno a inserire i dati nella data-base e a stilare una primo elenco dei beneficiari". A quel punto, e dovremmo essere a dicembre, scatterà la seconda fase: «Le scuole ci restituiranno entro fine anno questi elenchi - aggiunge Pagano - noi provvederemo a emettere i mandati di pagamento che invieremo ancora una volta alle segreterie scolastiche. Tutto ciò avverrà a gennaio. A quel punto le famiglie ritireranno a scuola l’assegno».
Pagano sottolinea il clima di collaborazione avviato con gli istituti: "Abbiamo già raggiunto l'accordo con le associazioni del personale di segreteria e con i sindacati. Ovviamente tutto ciò provocherà un aumento dei carichi di lavoro e per questo abbiamo stanziato poco meno di 250 mila euro, che abbiamo ricavato dalle somme non spese quest'anno per il Buono scuola (il contributo a chi frequenta le scuole private. ndr)".
Stabilita la tabella di marcia per recuperare i 14 mesi già persi per le prime 220 mila domande, Pagano ha anche deciso di riaprire i termini per la presentazione delle richieste per il 2003-2004: "II termine era scaduto il venti settembre - commenta Pagano - ma in questo modo ha finito per coincidere con la data di apertura delle scuole. Le famiglie hanno dovuto recarsi negli istituti in piena estate e questa ha creato disagi. Ora abbiamo deciso di concedere ancora qualche settimana, si potranno presentare le domande fino al 15 ottobre".
Queste andranno presentate ancora una volta alle segreterie scolastiche. E inoltre le famiglie vengono agevolate anche nella redazione delle pratiche: none più previsto l'obbligo dì allegare il certificato di stato di famiglia ma basterà un'autocertificazione. Per il pagamento di questa seconda fetta di contributi (quelli, appunto, per il 2003-2004) l'assessorato aveva già indicato la data di fine marzo.
Infine, Pagano ha voluto commentare gli accordi raggiunti: «Siamo riusciti a instaurare un clima di dialogo e di collaborazione con il mondo della scuola. Un buon inizio».
Giacinto Pipitone
LE LEGGI E I FATTI
BUONO SCUOLA
la legge 14 del 2002 istituisce il «buono scuola», un contributo regionale per le famiglie con figli nelle scuole paritarie. Il "Buono" per il 2002-03 è stato inviato a famiglie. Altre 15 mila stanno inviando le correzioni alla documentazione. Come richiesto dall’ufficio speciale, che sta controllando. La Regione sta provvedendo a pagare le istanze corrette a gruppi di 300.
UNATANTUM
La stessa legge prevede anche l’«una tantum (fino a 750 euro) per le famiglie a basso reddito con figli nella scuola statale.
Tempi lunghi per ricevere i soldi: oltre 21° mila domande per il 2002-03 sono ferme negli uffici della regione. Una task force di 40 dipendenti regionali sarà incaricato di esaminare le pratiche giacenti e restituirle alle scuole per completare l’istruttoria.
Pronto il bando per l’anno 2003-04, le domande saranno istruite dalle segreterie delle scuole.
BORSE DI STUDIO
La Regione è in arretrato con il pagamento delle borse di studio, erogate con fondi statali a studenti delle scuole pubbliche. Il contributo è previsto dalla legge nazionale 62 del 2000. Sono 210 mila gli studenti che hanno ricevuto i soldi per il 2001-02. Errori nella digitazione dei nomi, sono tornati alla regione circa 400 assegni della provincia di Palermo, errori anche nell’agrigentino. Per il 2002-03 previsti 207 mila beneficiari. Si attende il decreto di ripartizione dei fondi.
ALESSANDRO TURRISI