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Sanità, si allarga il deficit

(Tratto da: "Il Sole 24 Ore") - Oggi la commissione legislativa esaminerà la proposta del nuovo ticket. Il governo regionale pensa a una rimodulazione dei tetti di spesa, ma l'assessore al bilancio frena. E intanto arriva una nuova raffica di assunzioni di medici precari.

La sanità tiene banco nel mondo politico siciliano in questa vigilia elettorale. C'è il nuovo ticket sanitario. E c'è la stabilizzazione di un bel gruzzolo di medici precari (leggere nuove assunzioni a tempo indeterminato nelle Ausl). E ci sarebbe pure, il condizionale è d'obbligo perché si tratterebbe di un'indiscrezione, la rimodulazione dei tetti della spesa per le aziende sanitarie e ospedaliere.
La rimodulazione della spesa sanitaria, alla quale starebbero lavorando negli uffici dell'assessorato regionale della sanità, si annuncia problematica.

Sembra, infatti, che non tutti gli esponenti della maggioranza di centro-destra siano d'accordo su un'eventuale rimodulazione all'insù della spesa. Del resto, proprio su questioni finanziarie, la maggioranza è già andata in fibrillazione. L'ultima polemica è esplosa qualche settimana fa, quando l'assessore regionale per i beni culturali, Fabio Granata (An), ha provato a fare inserire tra le migliaia di precari della regione circa 300 disoccupati. Una mossa bloccata dall'assessore al bilancio, Alessandro Pagano (Forza Italia) per mancanza dì copertura finanziaria. Nella sanità, se è vero che sarebbe allo studio una rimodulazione all'insù della spesa, la questione si riproporrebbe tale e quale, visto che nel settore, ormai da tempo, c'è un buco finanziario di «qualche» milione di euro. Insomma: se questa rimodulazione con maggiori spese per la sanità salterà fuori, non è da escludere il no dell1 assessore Pagano, che ormai, suo malgrado, è costretto a vestire i panni del Cerbero del bilancio regionale.
Sul ticket sanitario la storia è nota. Il governo regionale, qualche tempo fa, istituì il ticket sui farmaci per le famiglie con reddito superiore a 12 mila euro all'anno. Dopo qualche mese si e scoperto che la stragrande maggioranza delle famiglie siciliane è sotto i 12 mila euro di reddito annuo. Tradotto: a pagare il ticket sono stati in pochi. Da qui una recente legge regionale, voluta dal governo, che rivede tale materia. Quanto, come e chi pagherà il ticket lo stabilirà un decreto dell'assessore della sanità, Ettore Cittadini. Un provvedimento che verrà esaminato stamattina dalla commissione sanità dell'Ausl (la soglia di esenzione è stata abbassata: non pagheranno le famiglie con un reddito inferiore a 7 mila euro all'anno).
La crisi finanziaria della sanità non frena la corsa alla stabilizzazione dei medici precari. Ci sono circa 750 medici della medicina di servizi (medici di base, specialisti in igiene pubblica, medici del lavoro) che entreranno a far parte della grande famiglia dei medici targati Ausl (verranno assunti con il grado di funzionari). A questi si aggiungeranno altri 330 circa medici che fino a oggi hanno prestato servizio presso gli ambulatori. Anche per loro si profila un contralto a tempo indeterminato nelle Ausl dì riferimento. Per questa infornala l'Ars, nell'approvare la recente manovra finanziaria, forse per rendere il tutto trasparente (o per frenare una proliferazione numerica?), ha imposto il visto del dirigente generale della sanità, Patrizia Muzi Bitetto, e la pubblicazione dei nomi sulla Gazzetta Ufficiale della regione. D'ora in poi, insomma, tutti i provvedimenti che prevedono un aumento di spesa a carico del fondo sanitario dovranno passare al vaglio del manager. Quindi, anche la nuova ondata di assunzione di medici.
Sempre sulla sanità una buona notizia per i cittadini della provincia di Agrigento. Lì era stato sforato il tetto di spesa. Cosicché si era stabilito che. a partire dal prossimo primo agosto, i medicinali sarebbero stati pagati per intero. Provvedimento forse un po' troppo penalizzante per gli abitanti della provincia di Agrigento. Tanto che il capogruppo del Nuovo Psi all'Ars, Giuseppe Segreto, con una mozione, ha chiesto all'assessore alla sanità Cittadini di ritirare il provvedimento. Che infatti è stato ritirato.

Riccardo Rei

 

Sanità, si allarga il deficit

Oggi la commissione legislativa esaminerà la proposta del nuovo ticket

Il governo regionale pensa a una rimodulazione dei tetti di spesa, ma l'assessore al bilancio frena. E intanto arriva una nuova raffica di assunzioni di medici precari.


8 giugno 2004 - La sanità tiene banco nel mondo politico siciliano in questa vigilia elettorale. C'è il nuovo ticket sanitario. E c'è la stabilizzazione di un bel gruzzolo di medici precari (leggere nuove assunzioni a tempo indeterminato nelle Ausl). E ci sarebbe pure, il condizionale è d'obbligo perché si tratterebbe di un'indiscrezione, la rimodulazione dei tetti della spesa per le aziende sanitarie e ospedaliere.
La rimodulazione della spesa sanitaria, alla quale starebbero lavorando negli uffici dell'assessorato regionale della sanità, si annuncia problematica. Sembra, infatti, che non tutti gli esponenti della maggioranza di centro-destra siano d'accordo su un'eventuale rimodulazione all'insù della spesa. Del resto, proprio su questioni finanziarie, la maggioranza è già andata in fibrillazione. L'ultima polemica è esplosa qualche settimana fa, quando l'assessore regionale per i beni culturali, Fabio Granata (An), ha provato a fare inserire tra le migliaia di precari della regione circa 300 disoccupati. Una mossa bloccata dall'assessore al bilancio, Alessandro Pagano (Forza Italia) per mancanza dì copertura finanziaria. Nella sanità, se è vero che sarebbe allo studio una rimodulazione all'insù della spesa, la questione si riproporrebbe tale e quale, visto che nel settore, ormai da tempo, c'è un buco finanziario di «qualche» milione di euro. Insomma: se questa rimodulazione con maggiori spese per la sanità salterà fuori, non è da escludere il no dell1 assessore Pagano, che ormai, suo malgrado, è costretto a vestire i panni del Cerbero del bilancio regionale.
Sul ticket sanitario la storia è nota. Il governo regionale, qualche tempo fa, istituì il ticket sui farmaci per le famiglie con reddito superiore a 12 mila euro all'anno. Dopo qualche mese si e scoperto che la stragrande maggioranza delle famiglie siciliane è sotto i 12 mila euro di reddito annuo. Tradotto: a pagare il ticket sono stati in pochi. Da qui una recente legge regionale, voluta dal governo, che rivede tale materia. Quanto, come e chi pagherà il ticket lo stabilirà un decreto dell'assessore della sanità, Ettore Cittadini. Un provvedimento che verrà esaminato stamattina dalla commissione sanità dell'Ausl (la soglia di esenzione è stata abbassata: non pagheranno le famiglie con un reddito inferiore a 7 mila euro all'anno).
La crisi finanziaria della sanità non frena la corsa alla stabilizzazione dei medici precari. Ci sono circa 750 medici della medicina di servizi (medici di base, specialisti in igiene pubblica, medici del lavoro) che entreranno a far parte della grande famiglia dei medici targati Ausl (verranno assunti con il grado di funzionari). A questi si aggiungeranno altri 330 circa medici che fino a oggi hanno prestato servizio presso gli ambulatori. Anche per loro si profila un contralto a tempo indeterminato nelle Ausl dì riferimento. Per questa infornala l'Ars, nell'approvare la recente manovra finanziaria, forse per rendere il tutto trasparente (o per frenare una proliferazione numerica?), ha imposto il visto del dirigente generale della sanità, Patrizia Muzi Bitetto, e la pubblicazione dei nomi sulla Gazzetta Ufficiale della regione. D'ora in poi, insomma, tutti i provvedimenti che prevedono un aumento di spesa a carico del fondo sanitario dovranno passare al vaglio del manager. Quindi, anche la nuova ondata di assunzione di medici.
Sempre sulla sanità una buona notizia per i cittadini della provincia di Agrigento. Lì era stato sforato il tetto di spesa. Cosicché si era stabilito che. a partire dal prossimo primo agosto, i medicinali sarebbero stati pagati per intero. Provvedimento forse un po' troppo penalizzante per gli abitanti della provincia di Agrigento. Tanto che il capogruppo del Nuovo Psi all'Ars, Giuseppe Segreto, con una mozione, ha chiesto all'assessore alla sanità Cittadini di ritirare il provvedimento. Che infatti è stato ritirato.

Riccardo Rei

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