(Tratto da "La Sicilia") - L’assessore regionale Pagano sollecita un incontro tra le parti interessate per salvare l’istituto penale

Una conferenza di servizi per impedire la chiusura dell’ex carcere minorile di via Turati. La chiede l’assessore regionale al bilancio e finanze Alessandro Pagano schierandosi contro la decisione di smantellare la struttura, attualmente adibita a "Comunità e Centro di Prima Accoglienza".
"E’ necessario riunire attorno ad un tavolo – sostiene Pagano – tutti i protagonisti della vicenda (Governo Regionale, Dipartimento di Giustizia Minorile e Sindacati) per trovare una soluzione che, certamente, non può essere solo quello della dismissione.

Una chiusura del Centro di via Turati, infatti, avrebbe ripercussioni gravissime sia sotto il profilo occupazionale e sia sotto il profilo sociale visto che l’istituto svolge un importante ruolo di recupero per i minori che sono in stato di detenzione. Lo smantellamento della struttura, oltre che ad un ridimensionamento del settore della giustizia minorile in provincia di Caltanissetta, porterebbe anche al trasferimento di ventiquattro operatori, altamente specializzati, in altre sedi con evidenti disagi e sofferenze per gli stessi lavoratori e le loro famiglie. Per non parlare, poi, del rischio di perdere quelle professionalità acquisite nella riabilitazione dei giovani detenuti che, nel Centro, hanno la possibilità di svolgere attività ludiche, di studio e di lavoro. Al di là delle connotazioni politiche, quello dell’ex carcere minorile di Caltanissetta è un problema del quale tutti devono farsi carico e che non può essere usato come propaganda elettorale. Se il Ministero ha deciso la chiusura della struttura, sarà cura del governo regionale ma anche di tutte le altre componenti che hanno a cuore la vicenda, avanzare proposte concrete che mirino al potenziamento del Centro piuttosto che alla sua scomparsa".
Sulla spinosa questione, si sono registrati nei giorni scorsi vari interventi a cominciare dai sindacati che si sono subito schierati a sostegno del personale di polizia penitenziaria in servizio. Domenica scorsa inoltre, i lavoratori interessato ad un eventuale trasferimento hanno consegnato al segretario nazionale Piero Fassino (a Caltanissetta per tenere un comizio in piazza Garibaldi) un documento per chiedere l’intervento in parlamento del gruppo dei Democratici di Sinistra. E mercoledì era pure intervenuto il senatore Antonio Montagnino che ha rivolto una interrogazione al Ministro della Giustizia Roberto Castelli per chiedere la revoca del provvedimento di chiusura e la convocazione dei sindacati per un esame congiunto della situazione.