Venerdì, 19 Aprile 2024


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La Regione punta ad abbattere la spesa sanitaria

PALERMO (Tratto da "La Sicilia") - «Questa manovra rappresenta il primo passo di una strategia complessiva d'interventi che saranno adottati dal governo regionale nel '04, per contrastare l'emergenza finanziaria. Nelle variazioni approvate in Aula, il provvedimento più significativo riguarda la sanità: infatti, grazie all'adozione dei parametri Isee ci aspettiamo una forte riduzione della spesa farmaceutica che, al momento attuale, ha raggiunta livelli insostenibili.

Ma nel sottolineare i risultati positivi che conseguiremo grazie alle norme appena introdotte, non possiamo non far notare che il nostro impegno è già proiettato nella costante verifica dei conti pubblici e che siamo pronti a intervenire, anche ulteriormente, per vin9ere la battaglia del bilancio regionale. Uno sforzo che, naturalmente, passa attraverso l'adozione di misure di rigore che dovranno portare, nel più breve tempo possibile, al risanamento e al riequilibrio dei conti.
Così l'assessore alle Finanze. Pagano, ha commentato la mini-manovra finanziaria varata dall'Ars. Le maggiori spese previste sono dieci milioni di euro di cui 5 per il buono famiglia vengono compensate da economia e da maggiori entrate derivanti da sanatorie (ad esempio, quelle sui vitigni e sulle trazzere). Altri 145 milioni di fondi statali sono stati assegnati per investimenti di cui 100 per i trasporti e gli altri 45 mln per le nuove tecnologie (informatica e banda larga) e per le risorse idriche.
Ma come riferito e confermato dall'assessore Pagano, l'attenzione più significativa riguarda la sanità: norme di contenimento della spesa con certezza del pagamento del ticket grazie alla certificazione Isee e con i tetti di spesa che, se sfondati, i manager pagheranno in prima persona con il licenziamento.
Altra norma di rilievo riguarda la regolarizzazione delle superfici vitate impiantate irregolarmente. «Questa norma - secondo Savarino (Udc) - è un segnale positivo per l'intero comparto agricolo siciliano. Tutti noi sappiamo che la viti-vinicultura è un settore trainante per l'immagine, ma soprattutto per l'economia della nostra regione. Ha fatto bene il presidente Cuffaro a presentare questo testo».
Da parte sua, il presidente della commissione Bilancio, Savona, assicura: «Non si tratta di una sanatoria tout court, ma di un provvedimento indifferibile. Atteso ormai da troppo tempo, segna un punto di svolta per rafforzare le politiche del settore viti vinicolo».
Malgrado il dibattito sulla riforma elettorale sia stato rinviato a dopo le elezioni, i cespugli non demordono. «Qualsiasi tipo di sbarramento - sostiene il presidente dei Verdi, Pecoraro Scanio - rappresenta una forma di protezionismo da parte di quei partiti che non riescono a conquistare voti e una limitazione alla libertà di scelta dei cittadini. A livello nazionale c'è un accordo sul rispetto del pluralismo. Se in Sicilia Ds e Margherita decidono di non rispettarlo e di appoggiare il disegno di legge proposto dal centrodestra, è evidente che ci sarà una rottura e i Verdi, con Bertinotti e Di Pietro, metteranno in campo una campagna forte nell'Isola contro questa vera e propria porcheria. Se dovesse passare lo sbarramento del 5%. siamo pronti a proporre un referendum».

Giovanni Ciancimino

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