Si ai «fondi chiusi» alle imprese
Mercoledì 31 Marzo 2004 16:33
(Tratto da: "La Sicilia") - La Giunta regionale vara il decreto per finanziamenti a capitale misto
PALERMO - La Giunta regionale ha approvato il decreto con il quale viene resa operativa la norma sui fondi chiusi per le imprese siciliane. Gli imprenditori siciliani potranno sfruttare questa opportunità per essere più competitivi e attrarre investitori nazionali ed esteri. «La Regione ha fatto la sua parte - ha dichiarato l'assessore Pagano - adesso ci aspettiamo che le banche condividano i nostri sforzi per la realizzazione di questa nuova forma d'intervento nel settore del credito».
Questi i dettagli: il fondo, promosso e gestito da una società a capitale misto a cui la Regione parteciperà per il 49%, mentre la restante parte sarà sottoscritta da banche, università e associazioni imprenditoriali, potrà acquisire quote delle società siciliane assicurando così alle imprese il capitale indispensabile per lo sviluppo.
«Per raggiungere questo obiettivo - ha proseguito Pagano - abbiamo già previsto l'istituzione di uno stanziamento complessivo di quindici milioni di euro a cui dovranno aggiungersi le disponibilità finanziarie dei partner per la scelta dei quali attiveremo al più presto le procedure necessarie».
Da parte sua, per gli industriali, Costanzo ha espresso apprezzamento per l'iniziativa. Era stato lui, in mattinata, a sollecitarla, ricordando che «secondo l'Aifi, l'Associazione degli operatori di "venture capital", nel '03 in Italia sono state acquisite quote di aziende per tre miliardi di euro, ma nessun investimento del genere è stato effettuato. Eppure, qui l'Ars ha approvato una legge; industriali e banche hanno collaborato con l'assessore Pagano per elaborare il testo del fondo chiuso, rimasto poi per mesi bloccato in Giunta».
Il governo regionale ha anche approvato il piano di ripartizione degli ti milioni di euro assegnati dal Cipe ai Comuni della provincia di Catania danneggiati dalle precipitazioni di cenere vulcanica nel '02. Il piano è stato elaborato dal dipartimento della Protezione civile e approvato dagli amministratori locali lo scorso 5 marzo. Ha pure dato il via al processo di stabilizzazione in applicazione all’art. 20 della legge 448/01 per i dipendenti del dipartimento regionale di Protezione civile, assunti con contratto a termine. Si prevede che, previa ricognizione della pianta organica e successiva procedura selettiva, i contratti a termine siano trasformati in contratti a tempo indeterminato. «Si tratta - spiega il presidente Cuffaro - di professionalità ad alta specializzazione, già formate per intervenire in caso di emergenza di cui il dipartimento di Protezione civile regionale non può privarsi».
Giovanni Ciancimino