Giovedì, 28 Marzo 2024


-



.

 

 

 

Seguimi su Facebook e Twitter

L'uomo dei conti della Regione alle prese con l'industria inquinante

(Tratto da "La Sicilia") - L'Assessore Regionale al Bilancio: "Risolveremo il nodo dei tributi in loco".

L’assessore regionale al Bilancio Alessandro Pagano è il Tremonti siciliano, con due lauree, una in Economia e Commercio e l’altra in Scienze Bancarie. Ma i paragoni non gli piacciono: "Tremonti ha una personalità forte e una visione lungimirante, ma ciascuno di noi ha una propria filosofia". Gli ricordo che il presidente Cuffaro in una nostra recente intervista ha detto che nel Dpef sarebbe stato enunciato il principio in base al quale le aziende debbono pagare i tributi nei luoghi dove producono e non dove hanno le sedi legali, e di conseguenza è prevedibile che nelle smunte casse della Regione arrivano mille miliardi l’anno di vecchie lire.

"E’ un diritto sacrosanto – spiega Pagano – perché abbiamo visto che molte aziende le quali contribuiscono notevolmente al prodotto interno lordo, mi riferisco soprattutto all’industria petrolifera, fanno danni ambientali e poi pagano le tasse altrove, dove hanno le sedi legali e fiscali. Il governo regionale ha assunto una posizione forte con una norma che è stata contestata, ma che ha sollevato il problema. Mi riferisco alla cosiddetta tassa del tubo, cioè sul metano, che ha penalizzato il rischio ambientale derivante da questi insediamenti produttivi. Una tassa che deve creare gettito ai fini di un investimento a salvaguardia dell’ambiente. Noi sostanzialmente che cosa abbiamo detto? E l’ho detto anche a Gros Pietro quando ancora era presidente dell’Eni: siamo pronti a ritirare questa tassa – che è legittima, tanto è vero che la stessa unione europea ci ha posto undici quesiti per conoscere la destinazione di questo introito, ma poi finirà per accettarla – però la ritiriamo a patto che venga risolto il vero problema, cioè il pagamento delle tasse in Sicilia, perché non possiamo avere oltre al danno ambientale anche la beffa".

Però così la questione si sposta dalla tassa del tubo al trasferimento delle sedi fiscali.

"Operazione non facile, perché bisogna fare spese non previste, bisogna spiegare la cosa agli azionisti, oppure bisognerà studiare dei marchingegni di natura contabile. Debbo aggiungere che sulla spinta di Cuffaro e di Miccichè abbiamo ottenuto questo tipo di promessa del Dpef, che però da assessore al bilancio guardo con un po di cautela perché questa nostra legittima richiesta viene fuori in un momento di crisi internazionale che ha creato dei buchi a tutto il mondo occidentale, Germania, Francia e anche Italia, per cui non vorremmo che da un lato abbiamo ottenuto la promessa che vengano stornate a noi le tasse su quanto prodotto in Sicilia e d’altro che la crisi internazionale allunghi i tempi"

Cioè è possibile di far pagare le tasse dove si produce possa slittare di qualche anno. E allora come si provvede a dare alla Regione le risorse di cui ha bisogno?

"Proprio perché siamo consapevoli di avere dei diritti, ma che esistono anche delle difficoltà oggettive in questa fase congiunturale, ecco che puntiamo su altre cose. Noi abbiamo un grosso contenzioso nei confronti dello Stato, un articolo 38 che non può essere risolto con un taglio brutale come avvenuto negli anni ’90 e in questo senso qualche spiragli si è aperto. Ma abbiamo soprattutto un altro grosso contenzioso con lo Stato perché ci sono moltissime competenze che vengono a gravare sulla Regione, ma sono di competenza dello Stato. Faccio un esempio: una legge dell’88 ci consentiva di assumere in deroga del personale negli enti locali e queste somme dovevano essere rimborsate dallo Stato. Questo contenzioso oggi ammonta, secondo i nostri conteggi, a 7-8 mila miliardi di lire, il ministro La Loggia ha detto che potremmo chiudere attorno ai 1300-1500 miliardi di lire".

Ma la Regione per parte sua come si sta regolando per ridurre le spese?

"Nel Dpef abbiamo previsto un risparmio di 400 miliardi di lire". Riguarda il precariato e i trasferimenti di denaro che saranno regolati a seconda delle tasse che gli stessi enti locali riescono a ottenere, più sono bravi a incassare e più soldi daranno. Se invece non riescono a incassare le proprie tasse, magari perché le ritengono impopolari, non si capisce perché debba essere la Regione a dare soldi. Riduzione in questo caso significa razionalizzazione, capacità di incentivare i Comuni a svolgere bene il loro lavoro".

Il buco peggiore però è quello della Sanità.

"Sostengo fortemente l’azione dell’Assessore Cittadini che ha fatto dei tagli, ma non possiamo fermarci a questo. Non è possibile che nella prossima rete ospedaliera ci siano ospedaletti che continuano a pensare di poter costare un’enormità all’Erario senza dare servizi adeguati, perché poi si viene a scoprire che sono soltanto stipendi con ricoverati zero. In questo senso Cittadini sta facendo un interessante esperimento di fusione: per esempio Avola con Noto, san Cataldo con Caltanissetta, altri accorpamenti di ospedali a Palermo. Una fusione che però in questo momento viene osteggiata da interessi localistici. Clamoroso l’esempio di Noto dove si chiede che le due divisioni di Chirurgia e di Medicina continuano a restare. Non è possibile che gli interessi legittimi della comunità vengano penalizzati da qualcuno. Le statistiche di Mediobanca ci dicono che mediamente nella sanità ci sono sprechi per il 20%. E il 20% su 12 mila miliardi significa che in Sicilia gli sprechi ammontano a 2400 miliardi di lire".

In sostanza se si "guarisce" la Sanità, si guarisce il bilancio regionale.

"Ma il tutto deve andare di pari passo con la riforma delle finanze locali, del trasferimento degli Enti, dei trasporti. Inoltre per la prima volta abbiamo introdotto un meccanismo nuovo con circolare a mia firma abbiamo detto agli assessori che avranno un budget rigido. In passato è accaduto che l’assessore al Bilancio stabiliva le spese e poi cominciava la contrattazione, il mercato delle vacche. D’ora in poi il presidente e l’assessore al Bilancio guarderanno quello che fanno gli assessori e il budget non sarà più elastico, per cui gli assessori non potranno più sforare. Questo è già un risparmio in partenza".

Cerca nel sito

Appuntamenti

Mese precedente Marzo 2024 Prossimo mese
L M M G V S D
week 9 1 2 3
week 10 4 5 6 7 8 9 10
week 11 11 12 13 14 15 16 17
week 12 18 19 20 21 22 23 24
week 13 25 26 27 28 29 30 31
Nessun evento

Social Network

diventa Amico di Alessandro Pagano su Facebook diventa supporter di Alessandro Pagano su Facebook Alessandro Pagano su You Tube Alessandro Pagano su Flickr Alessandro Pagano su Twitter