La scuola Romagnoli ambasciatrice dell’Unicef. "Un grande traguardo dopo tanti anni di lavoro"
Martedì 23 Novembre 2004 11:28
(Tratto da "La Sicilia") - Cerimonia alla presenza del Presidente Nazionale
La scuola media "Ettore Romagnoli" ambasciatrice di buona volontà per l'Unicef, prima scuola in provincia. La cerimonia ufficiale si è svolta nel piazzale antistante la scuola alla presenza del presidente nazionale dell'Unicef, Giovanni Micali, del direttore generale dei comitati provinciali Unicef, Costantini, del vescovo mons. Michele Pernnisi, del responsabile del comitato provinciale Unicef Salvatore Pirrello, dell'assessore regionale Alessandro Pagano, ed ancora del dirigente del Csa Antonio Gruttadauria, dell'assessore Luciano Vullo e del dirigente scolastico Elia Aliotta.
«E' un grande traguardo per gli alunni dell'Ettore Romagnoli, dopo tanti anni di lavoro a favore dei diritti dei bambini – ha detto il dirigente scolastico, Elia Aliotta -un constante impegno da parte degli alunni e delle loro famiglie che oggi viene ufficialmente riconosciuto». Essere ambasciatori dell'Unicef è una missione che permette ai bambini dei paesi sottosviluppati di godere dei servizi già in cantiere grazie alle raccolte di fondi realizzate dalla sezione Unicef scuola. II comando dei Vigili del fuoco provinciale, rappresentato dal geom. Turco, ha ricordato l'importante compito cui sono chiamati i ragazzi. Per il prof. Micali è stato «un onore premiare una scolaresca. Si sente il calore del mare e l'affetto che voi, bambini di Cela, avete nei confronti di chi ha veramente bisogno». L'on. Pagano ha evidenziato l'importanza e la sensibilità dei bambini per aiutare chi ha bisogno: «Al primo posto ci sono i bambini, saremo noi a dover passare il testimone a loro, perciò ricordiamoci di loro e della loro straordinaria sensibilità. Il loro essere ambasciatori è una grande soddisfazione anche per la nostra regione». «Nelle aule - ha ricordato l'assessore Luciano Vullo - prepariamo i nostri bambini a conoscere la realtà e li educhiamo ad aiutare gli altri e ad affrontare i reali problemi che attanagliano i popoli vicini. «Aiutare i più deboli è un segno d'amore e di fratellanza -ha detto il vescovo Pennisi - Gela abbatte le barriere dell'odio per edificare la città dell'amore con un piccolo, grande gesto di carità». Una targa di riconoscimento è stata consegnata dai vertici dell'Unicef a Patrizia Scivolone, vedova di Roberto Granvillano. Una targa per onorare la memoria del marito, morto l'estate scorsa dopo essersi gettato in mare per salvare la vita a due ragazze in difficoltà.