Dalla Sicilia greca una lezione di urbanistica
Domenica 14 Novembre 2004 15:29
AGRIGENTO (Tratto da "La Sicilia") - Un evento che fa il punto sulla ricerca scientifico-archeologica sui cinque secoli - tra VIII e il III sec. a. C. - che per la Sicilia furono tra i più floridi dal punto di vista politico e culturale. Si tratta della mostra «Urbanistica e architettura nella Sicilia greca» che sarà inaugurata oggi (alle 17,30) al Museo archeologico regionale San Nicola di Agrigento. L'esposizione - che durerà sei mesi - presenta oltre trecento reperti archeologici provenienti dai musei siciliani che raccontano la storia dello sviluppo della Sicilia greca, partendo dalle prime forme urbane dell’VIII secolo a.C. per arrivare agli esempi di urbanistica scenografica di ispirazione microasiatica del IV e III secolo a.C.
La manifestazione è stata organizzata in collaborazione tra l'assessorato regionale ai Beni Culturali, la facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Palermo e il Museo archeologico di Agrigento. Si tratta di una sorta di capitolo conclusivo dei Greci d'Occidente», la mostra veneziana, fino ad oggi, pietra miliare per tutto ciò che riguarda la colonizzazione greca in Sicilia. L'esposizione - che è diretta dal professore Nicola Bonacasa - è articolata in sezioni che interagiscono con il museo che la ospita, coordinate fra loro da pannelli esplicativi, curati da studiosi del settore. Sezioni che riguardano le prime forme di urbanizzazione, le aree di culto e necropoli, la cultura abitativa, viabilità e porti, lo sviluppo della scienza e della tecnica, i processi di interazione culturale tra i greci e le altre genti di Sicilia nonché l'architettura templare, civile, privata, militare, le opere di ingegneria, le tecnologie antiche. Significativa la scelta di Agrigento, «un territorio - ha sottolineato il direttore del Museo di Agrigento - dove la salvaguardia dei beni archeologici è una sfida costante e vitale istituzionalizzata con la creazione del Parco della Valle dei Templi. La mostra tratta una tematica antica ma che è allo stesso tempo contemporanea ed attuale». All'inaugurazione sono attesi l'assessore regionale ai Beni Culturali Alessandro Pagano: «La conoscenza scientifica - ha detto - priva di forme di adeguata divulgazione, non serve alla valorizzazione del nostro patrimonio che invece deve essere messo in rete. La mostra di Agrigento concorre ad inaugurare una nuova stagione per i beni culturali», il dirigente generale dei beni culturali Giuseppe Grado, il preside della facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Palermo Giovanni Ruffino e il direttore del Museo di Agrigento Giuseppe Castellana. Nell'ambito dell'inaugurazione l'Amministrazione regionale conferirà un riconoscimento ai soprintendenti uscenti Carmela Angela Di Stefano, Graziella Fiorentini e Giuseppe Voza.