(Tratto da "Giornale di Sicilia") - Iniziative. Ieri il «papà» di ET. e di Alien è intervenuto ad un convegno su cultura e turismo. «Immaginate che gli alberi comincino a parlare...»

PALERMO. Il turismo in Sicilia ha bisogno di una svolta e, per questo, chiede aiuto. Lo fa rivolgendosi ad un artista le cui opere sono ormai entrate nell'immaginario collettivo. Carlo Rambaldi, pittore e scultore nato a Vigarano Mainarda, giunto alla venerabile età di 80 anni, celebre per aver realizzato il personaggio di fantascienza protagonista di E.T. II pupazzo dal collo lungo e grossi occhioni neri, che ha fatto sognare intere generazioni, gli valse il terzo Oscar per gli effetti speciali visivi nel 1982, dopo che aveva conquistato le prestigiose statuette nel 76 col grosso scimmione di King Kong e nel 1979, con i mostri del capolavoro di Ridley Scott Alien.

La prima volta di Rambaldi a Palermo è legala ad un convegno internazionale sul tema della rivalutazione del patrimonio culturale. Dalle parole dell'assessore regionale ai Beni Culturali, Alessandro Pagano trapela tutto il senso dell'incontro: «Oggi si sta perdendo il senso del bene culturale troppo legato finora ad un concetto strettamente archeologico e conservativo. Vogliamo rivalutare quest'idea coniugando l'innovazione e la tradizione attraverso nuovi linguaggi comunicativi».

Per questo motivo, il ricorso a tecnologie cinematografiche potrebbe servire a riavvicinare turisti di ogni generazione al patrimonio artistico dell'Isola. A tal proposito, Rambaldi dimostra di avere già le idee chiare: «Partiamo dal presupposto che in Sicilia e' è tanto turismo ma si tratta di visitatori che vengono, visitano e vanno via. L'obiettivo che ci proponiamo è di rendere il loro soggiorno più massiccio e duraturo».

L'idea di Rambaldi, c'era da giurarci, è molto ambiziosa. «La mia proposta al convegno è di creare un parco tematico unico al mondo, lontano anni luce da Disneyland o Gardaland e che tutto il mondo dovrà invidiare. Un'area dominata dalla fantasia, dove durante una passeggiata in un bosco, ad esempio, gli alberi comincino a parlare e a muoversi». A tal fine, il mago degli effetti speciali si avvarrebbe del suo staff, quello dell'Officina Rambaldi, nella quale lavorano artisti, scultori e architetti di fama internazionale. «È un'idea fattibile - afferma fiducioso - che attrarrebbe sicuramente l'interesse dì molti investitori privati e sarebbe capace di lanciare sulla ribalta qualunque zona nella quale venisse realizzata, non per forza una grande città, «Rivalutare determinate località sotto il profilo artistico è ormai il mio lavoro - racconta Rambaldi -: l'ultima opera è stata il Vittoriale di Montecassino. Da Hollywood sono lontano ormai da anni e negli Usa la tecnologia usata nei film corre molto veloce. Tuttavia credo di aver un buon erede: mio figlio Victor è un regista e attualmente sta lavorando ad un film di animazione». Se è vero che tale padre tale figlio...

VESCOVO RICCARDO