Museo, entro febbraio il taglio del nastro
Domenica 20 Novembre 2005 15:02
(Tratto da "Giornale di Sicilia") - «Sarà la quarta struttura dell’isola per dimensioni e importanza di reperti ospitati»
Duemila reperti, sei miliardi delle vecchie lire per la messa in opera della nuova sede, 150 mila euro in arrivo dall' Assessorato Regionale ai Beni culturali per il completamento degli apparati didattici, pannelli, didascalie in più lingue, e tutto ciò che può agevolare il percorso dei Futuri visitatori. Il quarto in ordine di importanza tra i musei archeologici siciliani dopo Siracusa, Palermo, Agrigento, Gela. Questi i numeri del nuovo museo archeologico in contrada Santo Spirito che verrà inaugurato tra la fine di gennaio e l'inizio di febbraio.
«La nuova struttura - dice la soprintendente Rosalba Panvini - ospita collezioni che provengono da scavi partiti nel territorio negli anni Sessanta, quando l'associazione Archeologica Nissena iniziò il suo lavoro a supporto di quello istituzionale della soprintendenza.» La caratteristica del museo è quella di ospitare reperti che sono stati trovati esclusivamente nel territorio. La novità offerta ai visitatori è un percorso guidato anche per i non vedenti. Il catalogo delle opere precisa la soprintendente è già pronto e per la fine di gennaio sarà probabilmente anche in vendita. «Caltanissetta ha un grande museo archeologico creato tutto con fondi regionali e i nostri sforzi sono stati protesi - dice l'assessore ai Beni Culturali Alessandro Pagano - alla nascita di questa struttura capace di accogliere visitatori e di essere centro di aggregazione culturale per il mondo della scuola, della ricerca, e della cultura». La soprintendente Panvini ha già chiesto al sindaco Salvatore Messana il rifacimento del piazzale antistante la chiesa di Santo Spirito che conduce al museo. La storia della costruzione ha inizio quando l'assessorato regionale al turismo molti anni fa finanziò le opere per l'edificazione della struttura su un terreno donato dal comune. In seguito i lavori si fermarono e furono riavviati nel 2000. Durante il 2003 tutte le opere furono imballate e nel 2004 trasferite e catalogate nella nuova struttura. Il direttore del museo sarà l'archeologa Carla Guzzone.
Ivana Baiunco