Livatino nelle poesie dei ragazzi della Quasimodo
Domenica 20 Novembre 2005 15:04
(Tratto da "Giornale di Sicilia") - La figura e l'opera del "Giudice Ragazzino", Rosario Livatino, è stata fatta rivivere dagli alunni dell'istituto scolastico «Quasimodo» (diretto da Flora Montana),nellì’ambito del progetto "Legalità e Convivenza Civile". All'incontro è intervenuto l'assessore regionale ai Beni Culturali, l'onorevole Alessandro Pagano. «Livatino era un uomo credibile - dice l'assessore -, questa la sua forza. Sapeva di morire, non si è tirato indietro». Il magistrato originario di Canicattì è stato ricordalo attraverso alcuni componimenti dal contenuto significativo: "Non ti ho conosciuto, ma ti sento un amico a me vicino", scrivono Federica, Maria e Chiara.
«Te ne sei andato, e non sei più tornato, e noi da quel momento abbiamo perso, tutti hanno perso, ma i tuoi pensieri rimarranno nei nostri cuori», scrive Francesca Barbagallo. Alcuni studenti si sono soffermati anche sui temi del pizzo e del racket. «Gaetano Giordano è stato ucciso, tutti ci chiediamo il perché. Perché voleva dire no al pizzo e per questo ha pagato con la sua vita. Tutti i negozianti dovrebbero prendere esempio ma, ripeto, c'è paura», scrive Dalila Attardi. Le poesie sono state recitate da Giada Costa, Roberta Scuncio, Francesca Siracusa, Federica Campo, Chiara Ciaramella, Cristina Solito e Corinne La Spina. Il progetto è stato curato dalle insegnanti Rosaria Amato, Melina Buscemi e Marzia Sinatra.