Beni culturali in banda larga
Martedì 04 Ottobre 2005 17:03
(Tratto da: "MF") - Al via «WIONE» per la estione informatica del patrimonio artistico. Partirà a Riesi la sperimentazione della nuova rete in tecnologia wireless. Tra gli obiettivi il controllo dei siti, i contenuti multimediali e possibili collegamenti didattici
La nuova generazione del wi-reless è nata in Sicilia. Un'innovativa tecnologia senza fili per l'installazione di reti a banda larga, e quindi per la diffusione di internet, videoconferenza, video-sorveglianza, telefonia via rete, e servizi di diversa natura, è stata presentata a Riesi, in provincia di Caltanissetta, da dove partirà la sperimentazione della diffusione della banda larga in modalità wireless in tutto il centro urbano e in parte del suo territorio comunale.
«WiOne», questo il nome della rete progettata dalla Celtech srl, grazie ai costi di investimento concorrenziali e alle caratteristiche tecniche come la facilità di installazione, la ridotta presenza di antenne e access point, la capacità di propagazione del segnale tramite un unico dispositivo e a distanze notevolmente maggiori rispetto ai dispositivi attualmente disponibili sul mercato, e l'abbattimento dei costi ambientali connessi alla presenza fisica di cavi e a operazioni di cablaggio, permette di colmare il ritardo che rischia da un lato di compromettere le prospettive di sviluppo economico del territorio e dall'altro di privare larghi strati della cittadinanza dì servizi ormai fondamentali nella vita quotidiana. L'importanza dell'innovazione tecnologica e dei suoi possibili utilizzi nell'ambito della salvaguardia del patrimonio artistico, culturale e ambientale della Sicilia è stata sottolineata dall'assessore regionale ai beni culturali ed alla pubblica istruzione, Alessandro Pagano. «Già da assessore al bilancio», spiega Pagano, «ci eravamo occupati della Società dell'informazione e delle moderne tecnologie. Per alcuni progetti, però,eravamo stati costretti a bloccarci per l'assenza della banda larga. Oggi invece questo vuoto è stato colmato. Non ci sono dubbi che la tecnologia wireless è efficace non solo per Riesi. Infatti metteremo a disposizione tutta la nostra rete di musei, di archivi e di biblioteche per colmare quelle lacune di carattere geografico che hanno impedito la piena fruizione di tutto il nostro patrimonio artistico». Nel settore dei beni culturali, il collegamento senza fili può trovare molte applicazioni: dalla sorveglianza e controllo dei siti alla distribuzione a distanza di contenuti multimediali. Interessante anche l'utilizzo del wireless nella pubblica istruzione con la possibilità di creare una rete didattica tra diversi istituti».
Il presidente della Celtech srl di Milano, Giulio Bensaja, ha illustrato le strategie aziendali che, a livello commerciale e industriale, vedono il Mezzogiorno quale prima area d'introduzione della tecnologia WiOne. Sono infatti circa 5,7 milioni gli italiani che vivono in aree, urbane e rurali, che non sono raggiunte dai servizi a banda larga (fibra e Adsl) e gran parte sono concentrati nel Sud d'Italia. Il vicepresidente di
Celtech, Calogero Calcagno, nonché amministratore unico della Megasys informatica srl, azienda di Riesi che ha collaborato allo sviluppo dei software, ha spiegato la genesi del progetto, frutto dell'ingegno siciliano e nato anche per superare distanze altrimenti incolmabili a centri lontani dalle grandi direttrici di traffico. Giovanni Cancellieri, presidente del centro radio-elettrico sperimentale «Guglielmo Marconi», ha evidenziato le caratteristiche innovative di WiOne, a seguito dei test condotti dall' istituto, uno tra i più autorevoli di tutto il settore.