Anno 2005
Finanziato museo archeologico
Finanziato museo archeologico
Sabato 15 Gennaio 2005 21:55
(Tratto da "La Sicilia") - L’Assessore Pagano assicura i fondi per il completamento
L'assessore regionale ai beni culturali Alessandro Pagano ha assicurato che assegnerà subito il finanziamento di 253.000 euro necessari per l'apertura del nuovo museo archeologico realizzato in contrada «Santo Spirito». Assicurazioni in tal senso sono state date da Pagano alla soprintendente ai beni culturali Rosalba Panvini che gli ha sollecitato il finanziaménto nel corso di un incontro che si è svolto ieri a Palermo nei locali dell'assessorato.
«Ho fatto presente all'assessore Pagano - ha detto la dott.ssa Panini - che il finanziamento è indispensabile per le ulteriori opere che restano da fare per potere aprire il museo e ho trovato subito, molta comprensione e grande disponibilità». Per poi aggiungere: «L'assessore mi ha assicurato che assegnerà subito le somme, richieste riconoscendo che al punto in cui siamo, non possiamo fermarci, né possiamo aspettare ancora per molto».
I 253.000 euro sono necessari per il completamento della sistemazione in terna del nuovo museo e, soprattutto, delle vetrine di esposizione dove buona parte dei reperti da esporre è già stata sistemata. Le operazioni di trasferimento del materiale archeologico dal vecchio museo di via Napoleone Colajanni al nuovo di contrada «Santo Spirito» sono iniziate nel luglio dello scorso anno. «Sono operazioni - ha detto la soprintendente Panini - che hanno richiesto molto tempo e grande impegno anche perché sono stati trasferiti non uno, due o dieci «pezzi», bensì l'intero museo, e sono stati aggiunti anche altri reperti dì grande interesse che si trovavano nei magazzini e che sinora non era stato possibile esporre per mancanza di spazio». Ma quando sarà aperto il nuovo museo? Per la dott.ssa Panvini «se potremo disporre subito delle somme richieste, siamo ancora in tempo per potere confermare l'apertura per la prossima Pasqua; diversamente dovremo rinviarla a una data successiva». Ed è augurabile che non ci sia un ulteriore rinvio perché è ormai da più decenni che la città attende il nuovo museo.





