Solo nelle tradizioni l'Identità è futuro
Venerdì 10 Febbraio 2006 10:41
(Tratto da "La Sicilia") - Caltagirone. Si è concluso il convegno «Spazi e Suoni della civiltà contadina nel distretto di Sud-Est»
La salvaguardia e la tutela delle tradizioni, imprescindibili dalla globalità del paesaggio, contro l'usura dei tempi e l'oblio, il filo conduttore del convegno "Spazi e Suoni della civiltà contadina nel distretto di Sud Est", che ha messo intorno a un tavolo allestito nel Salone parrocchiale San Giacomo a Caltagirone, professionalità , studiosi, artisti.
Porgendo in apertura i propri saluti, l’on. Angelo Moschetto - promotore dell'iniziativa, assieme all'associazione culturale "La città e il sole" con la sua presidente Samanta Ruttino – ha introdotto le tematiche, varie quanto lo è il profilo storico, culturale, paesaggistico della nostra terra. Dall'esperienza paesana, intimamente legata al concetto di identità da salvaguardare, alle prospettive per la valorizzazione di una civiltà che sintetizzi passato e futuro, la modernità intesa come intelligenza di gestione, è il nocciolo dell'intervento di Moschetto, in linea con L’"Identità è Futuro", su cui l'on. Alessandro Pagano, assessore regionale ai Beni culturali ambientali e Pubblica istruzione, ha ispirato un modo di intendere i Beni immateriali, oltre che materiali e tangibili. Impossibilitato a partecipare al convegno, Pagano è stato rappresentato dal dotto collaboratore, il dott. Aurelio Pes. "La tradizione dei luoghi - si legge nella relazione di Pagano, in riferimento ai beni immateriali - è un processo dinamico di selezione e valorizzazione del patrimonio che costituisce una cultura nel suo inconfondibile profilo differenziale in cui si è mantenuta la riconoscibilità delle matrici formali di ordine spirituale che l'hanno prodotta e che dovrebbero costituire il criterio fondamentale di ogni progetto che riguarda quel luogo, i suoi abitanti e i suoi fruitori. Conservare significa "tenere presso di sé" (cum-serbare), preservare nella cura, trattenendolo dalla sparizione, ciò che si ha a cuore. Solo coloro che ereditano consapevolmente potranno accedere al futuro".
Con la relazione "Patrimonio paesaggistico e monumentale", la prof. arch. Piera Busacca, docente di Tecnica e Pianificazione Urbanistica, ha approfondito le linee guida della Convenzione europea del paesaggio del 2000. "Il paesaggio - spiega - non è più una sezione di territorio ma un sistema, fatto di relazioni e a cui appartiene anche la figura umana". Salvaguardare, sottolinea la relatrice significa anche gestire: "Bisogna accompagnare le trasformazioni".
Ad arricchire gli interventi di taglio più tecnico, i ragguagli "popolari" dello storico e scrittore Roberto Allegra, e di Roberto Fuzio, ricercatore di Tradizioni polari, che ha riproposto alcuni brani della tradizione contadina. Scrive il poeta polacco Cyprian Norwid: "La bellezza è per entusiasmare al lavoro. Il lavoro è per risorgere".