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POR e Cultura, una scommessa vinta

(Tratto da: "MF") - L'assessore Pagano ha presentato ieri a Palermo il bilancio dell'utilizzo dei fondi UE. POR e Cultura, una scommessa vinta. Evitato il disimpegno automatico delle risorse. La spesa ha segnato un +116% nel 2005, gli impegni sono saliti a +90%.

Missione compiuta. Per il 2005, l'assessorato regionale ai beni culturali ha evitato il disimpegno automatico dei fondi europei. Un risultato che fino a qualche mese fa sembrava una missione impossibile e che riempie di orgoglio l'assessore azzurro, Alessandro Pagano. Ieri a Palermo, affiancato dall'assessore alla programmazione e compagno di partito, Michele Cimino, l'assessore regionale ai beni culturali ha dato i numeri: nel 2005 si è registrato un incremento della spesa pari al 116% per un totale di 189 milioni di euro, contro i 162 milioni di pagamenti realizzati nell'intero quadriennio 2001-2004.

L'84% della spesa certificata si è concentrata nell'ultimo semestre. E ancora, nel 2005 sono stati impegnati 319 milioni di euro, il 90% in più rispetto ai 354 milioni spesi nell'intero quadriennio precedente. «Risultati che abbiamo ottenuto grazie alla sinergia tra l'assessorato ai beni culturali e quello alla programmazione», ha commentato Pagano, «e che ci permetteranno di ottenere la premialità». «Un successo che fa di questo dipartimento un esempio da seguire», ha aggiunto Cimino, «e mi auguro che nei prossimi anni eviteremo di trovarci dinnanzi al rischio di perdere i fondi».

Per quanto riguarda la differenza tra i risultati ottenuti nel quadriennio 2000-2004 e quelli ottenuti nel corso del solo 2005, i due assessori hanno precisato: «I fondi di Agenda 2000 erano difficili da programmare e non tenevano conto delle reali esigenze del territorio».

Nessuna colpa, dunque, a carico del predecessore, l'attuale assessore al turismo, Fabio Granata. «Semmai», hanno detto i due assessori, «le responsabilità sono del governo Capodicasa che ha elaborato il documento di programmazione».

«La parte più difficile», ha aggiunto il dirigente Nino Lumia, «è stata quella riguardante i Pit, poiché è difficile gestire i rapporti tra il centro e le periferie di potere, ma abbiamo cercato di sensibilizzare i sin-daci per non perdere i fondi». Alle somme impegnate e spese, si aggiungono 81 milioni di euro che l'assessorato ha recuperato nell'ambito della misura 2.01 del Por 2000-2006.1 finanziamenti saranno destinati al recupero e alla fruizione del patrimonio culturale (63,54 milioni di euro) e alla predisposizione del progetto regionale integrato (Pir) «Rete ecologica» (17,37 milioni di euro). Entrambi i programmi si prefiggono lo scopo di rafforzare i diversi circuiti culturali portando a termine le proposte progettuali delle sovrintendenze «che adesso dovranno darsi da fare», ha detto Pagano.

In pratica il 14% delle risorse andrà al circuito archeologico, 1' 11% a quello museale, il 27% al monumentale e il 48% al circuito del sacro. A questo proposito Pagano, che a dispetto del cognome non ha mai fatto mistero del suo credo cattolico, ha precisato: «Fede a parte, la nostra è una scelta strategica: le strutture sacre rappresentano infatti la parte più significativa del nostro patrimonio e più immediatamente fruibile». «E noi puntiamo proprio alla fruizione>> ha puntualizzato. Tra le opere finanziate, l’allestimento del museo della ceramica a Bugio e il restauro di castelli e palazzi antichi in tutte le province.

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