(Tratto da "La Sicilia") - Finanziate le attività di restauro, recupero e salvaguardia delle opere artistiche storiche di maggior pregio e valore in Sicilia, tra cui diverse che si trovano sul territorio agrigentino.

Si tratta dell'ex carcere Torre Carlo V di Porto Empedocle (1 milione e 32mila euro), l'Eremo di San Pellegrino a Caltabellotta (2milioni e 437 euro), la chiesa di Sant'Angelo a Licata (810mila euro), la chiesa Raccomandata di Sciacca (626mila euro), la parrocchia della Beata Maria Vergine della Catena di Villafranca Sicula (933mila euro), l'allestimento del museo della Ceramica a Burgio (150mila euro), il museo archeologico delle Baie di Licata (1 milione 225mila euro), il restauro della chiesa di San Michele a Racalmuto (767mila euro), il Parco archeologico di Agrigento, in particolare per il restauro del santuario rupestre di Demetra, (1milione e 400mila euro).

A darne notizia è l'on. Michele Cimino, assessore regionale alla Presidenza: «Grazie all'attività svolta dal Dipartimento della Programmazione economica, che è quello di avere accelerato la spesa di tutti i fondi comunitari e avere realizzato uno screening veloce sulle misure del Por, è emerso che alcune misure non trovavano attuazione sul territorio perché bloccate. A questo punto queste risorse sono state trasferite in altre misure che nel territorio potevano avere una immediata incidenza e soprattutto darci la possibilità di evitare il disimpegno automatico delle risorse comunitarie al 31 dicembre. Questa nostra attività, che ha impegnato tutta la Giunta di Governo regionale e ha offerto una grande occasione ai vari Dipartimenti regionali, ci ha concesso di migliorare la pianificazione delle risorse. Ecco perché alcune iniziative di grande importanza, tra cui quelle inserite nel settore dei Beni culturali in attesa da anni, hanno potuto avere un loro finanziamento e proprio oggi, il direttore generale dei Beni culturali firmerà i relativi decreti. Queste iniziative si devono alla capacità dell'assessore regionale ai Beni culturali, Alessandro Pagano, che ha voluto immediatamente pianificare queste opportunità e spalmare queste risorse. La mia dichiarazione riguarda il contesto esclusivo agrigentino perché per gli interventi previsti a livello regionale sarà l'assessore Pagano a darne notizia, con una conferenza stampa che sarà indetta nei prossimi giorni. Ma non è finita. Interventi di questo genere, di attivazione e rimodulazione della spesa, interesseranno il Dipartimento della pesca così come tutti gli altri Dipartimenti».

RITA BAIO