Venerdì, 29 Marzo 2024


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Appello a Giuliano Ferrara

Caro direttore,

da alcune settimane il dibattito si è felicemente incentrato sulla Sua iniziativa pro-life. Condivido tutto quanto da Lei detto e anche quello che hanno scritto i vescovi italiani per la 30a Giornata Nazionale per la Vita: "I figli sono una grande ricchezza per ogni paese: dal loro numero e dall’amore e dalle attenzioni che ricevono dalla famiglia e dalle istituzioni emerge quanto un Paese creda nel futuro...La civiltà di un popolo si misura dalla sua capacità di servire la vita". Nessuno può smentire la verità profonda che esiste in queste parole, del resto è un fatto che il nostro Paese abbia il più basso indice di natalità in tutta l’Europa.

Questi sono i frutti pestiferi del proliferare della cultura della morte iniziata con l’introduzione della legge dell’aborto, e continuata con la mancata politica a favore della famiglia da parte dei nostri governi dal 1968 ad oggi, Il risultato è che oggi l’Italia è penultima in Europa col 3,8% della spesa sociale alle famiglie, contro il 7,7% dell’Europa, il 10,2% della Germania, il 14,3% dell’Irlanda. Noi diamo alla famiglia l’1,1% del Pil: meno della media europea che è del 2.4%.

La Sua iniziativa, per una moratoria mondiale sull’aborto è lodevolissima, straordinaria. fondante di ogni altro diritto.

"Giuliano Ferrara ha un merito straordinario - ha scritto il senatore Alfredo Mantovano - aver dato voce, con la forza e con gli strumenti di cui dispone, a chi questa voce non riesce ad avere perché troppo piccolo[…]la scelta di una ‘lista di scopo’, continua Mantovano può incontrare favori o critiche, ma non può essere liquidata all’insegna della strumentalizzazione o della pericolosità. Solleva il problema della rappresentatività a valori che non sono confessionali, e che anzi vengono confessionalizzati da chi intende ignorarli".

E’ fondamentale, oggi più che mai, che si riesca a far entrare le tematiche bioetiche sulla vita, l’aborto, la fecondazione artificiale, la clonazione, l'eutanasia, nel dibattito elettorale e poi di governo, senza cadere nella trappola di quelli che vorrebbero nichilisticamente esorcizzarle.

In questa prospettiva un buon auspicio sarebbe quello di impedire l'ascesa verso il Ministero della Sanità dell'Umberto Veronesi, capolista al Senato in Lombardia del PD, di quel Veronesi come scritto da Il Foglio, "dagli afflati misticheggianti, che auspica un mondo in cui gli anziani spariscano in fretta e i giovani si riproducano per clonazione". Con buona pace di quei "cattolici democratici" che dovrebbe rappresentare.

Adesso, per la "lista di scopo", Lei con la consueta saggezza chiede consiglio e mi sento per il bene che Le vogliamo tutti quanti abbiamo a cuore il tema della vita, di sconsigliarLa per tutta la serie di rischi già enunciati ieri nella lettera di Ferdinando Leotta. I rischi sono alti. Lei deve entrare in Parlamento con una pattuglia di deputati nel PDL e fare il gendarme della vita umana, non farsi confinare in percentuali, che se pur alte, verrebbero ghettizzate dalla furbizia maliziosa degli abortisti. Ha oggi l'alto compito di continuare a dare voce e forza a chi da decenni è stato soffocato e beffeggiato. La battaglia è culturale e politica, si può far forse meglio senza lista di scopo.

Un abbraccio e tanti auguri e ringraziamenti

On.Alessandro Pagano

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