Giovedì, 18 Aprile 2024


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Si è svolta oggi la messa in ricordo dei minatori della Trabia-tallarita

Caltanissetta – Oggi pomeriggio, presso l’ex Centrale Elettrica del bacino minerario di Trabia-Tallarita, ricadente nei Comuni di Sommatino e Riesi, si è svolta una messa solenne in ricordo dei tanti minatori, molti dei quali "carusi", cioè ragazzini dai 7 ai 15 anni, che persero la vita nello svolgimento del loro duro lavoro.

La messa, fortemente voluta dall’Assessorato ai Beni Culturali della Regione Siciliana, e organizzata dalla Soprintendenza di Caltanissetta, diretta dalla dott.ssa Rosalba Panvini, è stata concelebrata dai Vescovi di Caltanissetta e Piazza Armerina, alla presenza dell’Assessore Regionale ai Beni Culturali ed Ambientali, on. Alessandro Pagano, e moltissime autorità religiose, militari e civili.

Erano inoltre presenti i Sindaci di tutti quei Comuni che furono coinvolti dal fenomeno dello zolfo. "Siamo felici – ha affermato l’assessore Pagano - che la Soprintendenza di Caltanissetta abbia creduto nel progetto, perché sono convinto che il nostro futuro passi anche attraverso la civiltà mineraria.

Non è un caso che la messa si svolga alla miniera Trabia-Tallarita, che incarna perfettamente la realtà mineraria che condizionò il modo di vivere di più della metà della popolazione siciliana, nell’arco di almeno due secoli, nel bene e nel male.

Abbiamo fatto tutto il possibile per produrre il progetto di recupero della miniera e oggi, dopo l’acquisizione del sito da parte del Demanio Regionale e grazie ad un finanziamento a valere sul POR Sicilia 2000-2006, per circa 11 miliardi di vecchie lire, sono in corso da parte del nostro braccio operativo, la Soprintendenza di Caltanissetta, i lavori di recupero e valorizzazione di quella che, probabilmente, fu la più ricca miniera della Sicilia e non solo. Il recupero della memoria storica è uno degli assai portanti della filosofia dell’assessorato ai Beni Culturali, per riscoprire al meglio la nostra identità proiettandola nel futuro".

I lavori sono diretti dagli architetti Alessandro Ferrara e Mariolina Giglio, con la responsabilità del Procedimento affidata all’arch. Daniela Vullo e la responsabilità della sicurezza all’arch. Enrico Marchese. Gli assistenti di cantiere sono i funzionari direttivi Giancarlo La Rocca, Luigi Sciandra e Michele Miccichè. Il consulente geologo il dott. Filippo Spagnolo. Quello strutturale è l’ing. Giuseppe Gaeta. L’Impresa è la Serena Costruzioni di Valverde.

Nel 1874, alla Zolfara Grande si ebbero 12 morti, in seguito all’esplosione di una grossa mina, caricata con dinamite. La Trabia-Tallarita era tra le miniere che dava più lavoro, in una Sicilia dove, nel 1880, lavoravano nell’estrazione dello zolfo 6.170 fanciulli di età inferiore a 15 anni, su un totale di 21.550 operai. Nello stesso anno, nella "Solfara Grande" di Sommatino, furono fatte brillare delle mine; dopo l’esplosione si sviluppò un incendio dal quale esalò una notevole quantità di anidride solforosa che investì i circa 40 operai che in quel momento erano in galleria. Ci furono 39 morti.

Nel 1883, il 27 febbraio, un incendio, divampato all’interno della Solfara Grande, causò la morte di decine di operai e la conseguente chiusura della miniera.

L’11 febbraio 1886, venne approvata una legge che vietava i lavori sotterranei ai minori di 10 anni e quelli esterni ai minori di 9. Nel 1899, a Sommatino, 1500 minatori scioperarono per 26 giorni consecutivi, per protestare contro l’intensificarsi del cottimo, sistema di remunerazione che creava gravi livelli di sfruttamento.

Nel 1907, viene approvata, il 10 novembre, la legge 818, che stabilì l’età minima di 14 anni per il lavoro dei ragazzi in miniera. E nel 1909 che, alla Trabia, viene realizzata la Centrale Elettrica Palladio.

Dal 1921 la Trabia-Tallarita viene gestita dalla "Società Mineraria Siciliana", fondata dai Florio di Palermo, con capitali anglo-siculi.

Nel 1921, subentra la società "Imera". Subito dopo la seconda guerra mondiale, la gestione del bacino passò alla ditta "Valsalso".

Nel 1957, alla Tallarita un crollo provocò un’esplosione di grisou e la morte di 12 operai.

Nel 1962, nasce l’Ente Minerario Siciliano. La SO.CHI.MI.SI subentra alla Valsalso e unifica il bacino con il nome di Trabia-Tallarita. Dopo inizia il lento ed inesorabile abbandono, al quale adesso si sta cercando di porre finalmente rimedio.

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