Ennesima bufala il progetto presentato a San Cataldo dall'ATO CL 1
Lunedì 07 Dicembre 2009 10:15
Il progetto presentato a San Cataldo dall’ATO CL1 e riguardante il piano dei servizi per la Raccolta Differenziata, ci lascia perplessi e fa crescere nell’opinione pubblica, la consapevolezza di troppe cose che non vanno.
A parte la solita enfasi con cui l’ATO ha presentato tale progetto giustificato dai notevoli, a dire loro, benefici economici e precisamente le economie derivanti dal mancato differimento in discarica del rifiuto e il vantaggio dei rifiuti che si possono riciclare, sembra che l’analisi costo–beneficio non sia proprio trasparente stante che si riuscirebbe, sempre a dire dell’ATO, ad impiegare ben 136 unità lavorative, più 24 amministrative, più i quadri, il tutto per un totale di ben 165 persone occupate. Ciò, oltre a far sognare qualche ingenuo amministratore, ci conferma che tali occupati sembrano realmente tanti ma non nel senso buono, ma nel senso “clientelare” del termine.
La prima impressione è che si voglia realizzare l’ennesimo carrozzone i cui costi saranno sostenuti dalla nostra gente e i cui vantaggi ambientali sono tutti da dimostrare. L’occupazione, in questi casi, sarebbe come al solito “dopata” e le tasse per la nostra comunità certe e abnormi.
Quindi, prima che l’ATO CL 1 metta in moto questa esperienza è bene che gli Amministratori e l’opinione pubblica vigilino, guardando con la lente di ingrandimento i conti economici preventivi onde evitare l’ennesima bufala. Lo dichiara l’onorevole Alessandro Pagano, componente della Commissione Finanze della Camera dei Deputati.