Il presidente della regione ribatte al segretario regionale del sindacato Bernava

Lombardo: "La Cisl in confusione".

L'on. Pagano: "Piena condivisione all'analisi del procuratore Lari: lotta alla mafia più efficace grazie a una forte alleanza sociale"

Un momento della manifestazione di venerdì mattina nel teatro Margherita. Sono state diverse le reazioni registrate ieri a seguito della manifestazione regionale organizzata a Caltanissetta dalla Cisl per "L'Italia da salvare", a conclusione della quale è stato sancito una "alleanza" tra il sindacato, i magistrati e gli imprenditori con l'intento di fare uscire dalla crisi la Sicilia e la città di Caltanissetta e liberarla dalla mafia.

Il primo a replicare al segretario regionale della Cisl Maurizio Bernava è stato il presidente della regione Siciliana Raffaele Lombardo. "La Cisl è in pressing per mettere fine all'immobilismo ed alla confusione della Regione? È spiacevole constatare che il segretario della Cisl non si voglia rendere conto di quello che si va facendo. Questo governo ha rotto con il sistema di compromessi e la Cisl dovrebbe riconoscere i nostri sforzi. Se Bernava non vede quel che accade, la confusione è sua".

"Bernava ha saputo - si chiede ancora Lombardo - del protocollo siglato tra la Regione e l'Eni? È un documento strategico che mette in moto investimenti per 800 milioni, capace di generare un gettito fiscale di circa un miliardo di euro per vent'anni? Il tutto per la salvaguardia ambientale e della salute. Bernava ha poi avuto notizia che mercoledì si siglerà a Termini un protocollo da 350 milioni che riesce a salvare e ad accrescere i livelli occupazionali e garantisce a quell'area un progetto serio di riqualificazione industriale?".

"E che dire - continua l'on. Lombardo - del provvedimento adottato proprio ieri sera, nel corso della giunta regionale, che destina più di 100 milioni per la costruzione di asili nido, attingendo a quei fondi Fas che ancora oggi non ci vengono riconosciuti?".

Il deputato del Pdl Alessandro Pagano ha così espresso il suo plauso al procuratore della Repubblica Sergio Lari, intervenuto alla manifestazione: "Non possiamo che dirci concordi con le parole che il capo della Dda nissena, Sergio Lari, ha pronunciato ieri, ribadendo che la lotta alla mafia può essere condotta più efficacemente grazie ad una forte alleanza sociale e istituzionale". Poi Pagano ha aggiunto: "Nonostante l'esistenza di numerose imprese colluse con la mafia che finiscono per alterare il mercato esercitando nei confronti dell'imprenditoria sana una concorrenza sleale accompagnata da azioni intimidatorie, tuttavia occorre constatare come il lavoro degli inquirenti, sostenuto dalle istituzioni più impegnate nel contrasto al fenomeno mafioso, riesca ad incoraggiare sia gli imprenditori vittime della mafia, che i lavoratori, a denunciare le violente e ingiuste sopraffazioni subite".

"Certo - conclude il parlamentare - a fronte della vastità del fenomeno, il numero delle denunce effettuate non corrisponde ancora pienamente alle cifre stimate per il fenomeno-mafia e ancora molto resta da fare, ma l'alleanza istituzionale auspicata del procuratore è fondamentale per battere non solo la mafia ma anche la cultura e la mentalità mafiose, vere anticamere dell'illegalità. Per tutti questi motivi, in maniera convinta, siamo già al suo fianco".

A margine del convegno c'è stato un episodio che ha visto indirettamente coinvolto il sindaco Michele Campisi, il quale aveva fatto sapere che avrebbe voluto intervenire al convegno. Gli organizzatori nazionali che si sono occupati della manifestazione svoltasi a Caltanissetta però hanno dovuto dire di no all'amministratore nisseno perchè non era prevista la presenza di rappresentanti politici e l'intervento di Campisi non era programmato.