“Nonostante le smentite per non ‘contrariare’ il rispettivo elettorato, il segretario del Pd Bersani e il premier uscente Monti starebbero conducendo una strategia comune per dare vita ad una grande coalizione post elettorale e proseguire sulla strada dell’agenda Monti”.

E’ quanto afferma Alessandro Pagano del Pdl, componente della Commissione Finanze della Camera.

“Il fatto che Monti – prosegue - si dica disposto, nella prossima legislatura, a fare il ministro dell’Economia, come di recente affermato nel corso del programma di Gad Lerner ‘Z’, conferma l’indiscrezione, in circolo da settimane, che ipotizza il ruolo del professore in funzione di ‘stampella’ del Pd”.

“Si tratta di un’ipotesi da non sottovalutare e che, purtroppo, potrebbe presto concretizzarsi. Date le forti divergenze tra Monti e Pdl, specie in tema di politiche economiche, il professore non potrebbe mai essere il futuro ministro dell’Economia di un governo Pdl, ma di un governo Bersani-Vendola sì, viste le ‘affinità’ emerse su principi non negoziabili, fisco, lavoro, ma anche la necessità di avere voti sufficienti per governare”, conclude.