

Eni, Pagano (Pdl): Inchiesta prelude a scenari inquietanti
Giovedì 07 Febbraio 2013 19:33
“Riguardo la svolta dell’inchiesta Eni, condotta dalla Procura di Milano, uno degli aspetti della vicenda che più stupiscono è la disinvolta ‘discrezionalità’ con cui agiscono alcune Procure in Italia: in maniera più rapida a Milano, come nel caso Eni, e più lenta a Siena, come sta accadendo con lo scandalo Mps”.
Ad affermarlo Alessandro Pagano del Pdl, componente della Commissione Finanze della Camera.
“La tempistica degli inquirenti, inoltre, è sorprendentemente inquietante – prosegue Pagano – in quanto del tutto incurante della fase di transizione in cui si trova oggi il Paese, alle prese con la campagna elettorale, a Camere sciolte e con un governo in carica per i soli affari correnti”.
“In altri e più precisi termini – aggiunge – si è scelto di intervenire in una fase in cui il Paese è particolarmente vulnerabile, esponendolo agli attacchi della speculazione finanziaria”.
“Il crollo in Borsa di Eni seguito all’epilogo dell’inchiesta di Milano – precisa - è sintomatico degli scenari che presto potrebbero aprirsi, ossia la svalutazione del titolo e la possibilità di scalate da parte delle lobbies dell’energia straniere”.
“Il rischio, di una gravità inaudita, è che l’acquisizione di Eni da parte di multinazionali straniere sia il preludio di altre dismissioni dei nostri assetti strategici più importanti e che ciò possa determinare una destabilizzazione a livello sistemico del nostro Paese.
La politica tutta deve prenderne coscienza e adoperarsi per proteggere il sistema Italia, prescindendo dagli schieramenti di appartenenza”, conclude.