“Nonostante le critiche poco obiettive e in qualche caso ‘interessate’, la legge di stabilità, tenuto conto del quadro economico e politico in cui è maturata, è comunque una buona legge, certamente migliorabile dal Parlamento”.

 Ad affermarlo il deputato del Pdl Alessandro Pagano.

“Interrompere sul nascere – avverte Pagano - il percorso virtuoso che il Paese ha intrapreso prima di ottenere risultati significativi, rischia di compromettere l’intero processo di ripresa dell’economia e di uscita dalla crisi. Come ribadito appena un giorno fa da Bankitalia, per agganciare la crescita serve stabilità e va proseguito il processo di riforme. Negli ultimi mesi, sempre secondo Bankitalia, l’economia italiana ha mostrato ‘segnali qualitativi positivi’, sebbene resti condizionata dal quadro politico interno il quale, a settembre, proprio per un accentuarsi del clima d’incertezza, avrebbe determinato il temporaneo aumento dello spread”.

“Sarebbe una follia, dunque, non ‘cavalcare’ la positiva inversione di tendenza dell’economia italiana stimata per la fine dell’anno dai tecnici di Palazzo Koch. In linea con tali prospettive, il Parlamento è chiamato a lavorare alla legge di stabilità apportando le modifiche migliorative che si rendessero necessarie. Insistendo, come proposto dal Pdl, su interventi che prevedano: maggiore attacco al debito, revisione della struttura delle aliquote Iva, riduzione del cuneo fiscale, maxi-piano di garanzie per la ripresa del credito a famiglie e imprese, nonché costituzione e cessione di società per le concessioni demaniali”, conclude.