

Eni, Pagano (Ncd): A Gela situazione peggiora di ora in ora. Preannunciata interpellanza a ministri Sviluppo Economico e Ambiente
Lunedì 07 Luglio 2014 18:51
“La decisione del management Eni di mantenere ferme le due linee di produzione di carburanti della raffineria di Gela e di sospendere gli investimenti già programmati dell'importo di 700 milioni di euro dimostra,
senza possibilità di smentita, come Eni, con assoluta mancanza di senso di responsabilità, abbia deciso di ‘mollare’ al proprio destino uno stabilimento che ha malamente gestito per anni e che non ha saputo rilanciare né tanto meno far crescere”. A dirlo il deputato del Nuovo Centrodestra Alessandro Pagano.
“In questa vicenda - prosegue - non mancano le responsabilità del governatore della Regione Rosario Crocetta, il quale ha gestito la crisi della raffinazione come un bello spot personale senza creare minimamente le condizioni concrete per una soluzione positiva e rimanendo sostanzialmente inerte ”.
“La situazione - aggiunge - diviene più grave di ora in ora ed è per questo motivo che nelle prossime ore presenterò un’apposita interpellanza urgente ai ministri dello Sviluppo Economico e dell’Ambiente affinché vengano adottate le misure più opportune per invertire radicalmente la rotta intrapresa dai vertici Eni e che sta portando al declino, se non addirittura alla morte, uno stabilimento, e con esso una Regione intera, che potrebbe essere tra i più all’avanguardia ed efficienti al mondo se solo Eni puntasse sulla bio raffinazione di cui possiede tutto il know how ma che preferisce limitarsi a vendere alle altre multinazionali estere. E’ il momento - conclude - che Eni si assuma le proprie responsabilità occupandosi di innovazione ed elaborando nuovi e più efficienti piani industriali”.