

Infrastrutture, Pagano (Ncd): Per rilancio economia serve grande piano e nuove regole
Giovedì 10 Luglio 2014 17:41
“Per il rilancio e lo sviluppo del Paese occorre avviare un grande piano di infrastrutturazione su tutto il territorio nazionale o gli enormi ritardi accumulati dall’Italia non consentiranno alle nostre imprese di essere competitive e crescere né tanto meno alla nostra economia di superare l’attuale fase di stagnazione”.
A dirlo il deputato del Nuovo Centrodestra Alessandro Pagano a margine del seminario organizzato da Unicredit quest’oggi a Roma.
“All’estero - prosegue - l’attenzione delle istituzioni nei confronti di questo tema è massima, tanto che si registra una forte presenza di investitori istituzionali nei progetti infrastrutturali. Visti i risultati ottenuti dai nostri competitors, l’Italia dovrebbe intraprendere questo stesso percorso virtuoso tenendo presente che la congiuntura attuale richiede oggi, nell’ambito delle infrastrutture, logiche di cofinanziamento tra pubblico e privato nonché un miglioramento del quadro giuridico -istituzionale vigente ”.
“Per un concreto rilancio delle infrastrutture in Italia, - aggiunge - rafforzando i canali di finanziamento pubblico e privato, è innegabile come occorra destinare una quota più consistente dei fondi strutturali Ue destinati all’Italia al finanziamento delle infrastrutture, prevedendosi un’attenta analisi dei fabbisogni a livello nazionale e locale e una rigorosa selezione dei progetti realmente indispensabili, per evitare sprechi e inefficienze”.
“Questo impegno - spiega - si rivelerà vano se non verranno adottate nuove regole che rendano trasparenti i processi decisionali relativi all’approvazione dei progetti e ridotti i tempi di estensione delle delibere dopo l’adozione della relativa decisione e se non verrà garantita maggiore tempestività nei controlli da parte della Corte dei conti. Occorre in definitiva predisporre un terreno favorevole agli investimenti assicurando certezza delle regole e snellendo e rendendo certe nei tempi le procedure autorizzative”, conclude.