#usa: rivista #gay celebra #Obama, "nostro alleato e eroe"
Mercoledì 11 Novembre 2015 10:19
Storica copertina su 'Out', prima volta per un presidente (di Ugo Caltagirone)
"Il nostro presidente. Un alleato, un eroe, un'icona". Per la comunità gay in America Barack Obama e' stato l'uomo della svolta. E la rivista "Out" lo celebra con un titolo che non lascia dubbi. Dedicandogli una storica copertina: la prima volta che un presidente americano in carica viene fotografato e intervistato su un magazine Lgbt.
Non solo la spinta per la legalizzazione delle nozze gay. Obama nell'editoriale viene descritto come il presidente che ha intrapreso una serie di "iniziative epocali che stanno trasformando la posizione della comunità Lgbt in America". Vedi anche l'abolizione della regola ferrea del "Don't Ask, Don't Tell", per cui ai militari era vietato di fare "coming out". Insomma, e' il primo presidente degli Stati Uniti apertamente pro-gay della storia, o - come qualcuno afferma affettuosamente - "il primo presidente gay", nonostante le sue tardive aperture sulle nozze omosessuali che risalgono al 2012.
Ma niente a che vedere - si sottolinea sulla rivista - con gli anni bui di George W. Bush. Ma anche a Bill Clinton che, firmando il controverso "Defense Marriage of Act" (quello abrogato di recente dalla Corte Suprema e che riconosceva solo il matrimonio tra uomo e donna) ha "macchiato la sua reputazione".
La copertina di "Out" che lo ritrae in un primo piano in bianco e nero serve così ad Obama - concordano molti osservatori - per rafforzare la sua immagine di "paladino dell'uguaglianza". Un'immagine che e' parte integrante di quello sforzo che il presidente sta compiendo per costruire la sua eredità, a poco più di una anno dall'addio alla Casa Bianca: dalla battaglia contro i cambiamenti climatici a quella contro il razzismo e l'estensione dei diritti civili. E, a proposito del futuro, nell'intervista cita le figlie Malia e Sasha, spiegando come rappresentino "una nuova generazione" che ha "tolleranza zero contro ogni tipo di intolleranza".
"Per loro e per i loro amici ogni forma di discriminazione non ha senso", spiega. E la prima persona apertamente gay che ha incontrato nella sua vita? Probabilmente, ricorda il presidente americano, un professore del college, quando aveva 18 anni, che gli trasmise "il coraggio, la determinazione e la fiducia nella lotta per i propri diritti e quelli degli altri".
NEW YORK, 10 Novembre 2015