ROMA – "Cultura e impresa è una scommessa in cui credere". Lo afferma l'on. Alessandro Pagano, deputato per il Pdl alla Camera ed ex assessore regionale ai Beni Culturali, commentando l'ipotesi di affidare ai privati la gestione del patrimonio culturale siciliano.

"Quella di Antinoro è una proposta che condivido – ha spiegato Pagano. La Sicilia dispone di risorse uniche la cui domanda di fruizione è elevata e crescente, oltre che superiore rispetto ad altri paesi con la nostra stessa vocazione. E' un'enorme ricchezza che, purtroppo, dispone di poche risorse per essere valorizzata. Dunque occorre un modello più efficace che solo i privati e un'efficiente organizzazione aziendale possono fornire. Ovviamente questo non significa "svendere" il nostro patrimonio ma piuttosto rivitalizzarlo così da assicurare decenni di tranquillità e benessere a tutto il settore. Il Louvre, affittando per una sola notte e il giorno di chiusura il Museo alla troupe del film "Il codice da Vinci" ha incassato 1 milione di euro, e cedendo il marchio ad Abu Dhabi per 30 anni ha incassato altri 400 milioni, il British Museum e il Metropolitan di New York hanno fatturato circa 50 milioni di euro per quelli che da noi vengono definiti servizi aggiuntivi: se queste sono le cifre, quanto potrebbe incassare un sito siciliano come la Valle dei Templi? Ma, per raggiungere questi risultati si deve promuovere, sempre nel rispetto di un controllo rigoroso da parte degli enti regionali e statali, un nuovo sistema con leggi che tutelino il patrimonio ma ne consentano una gestione liberalizzata e moderna; norme fiscali per incoraggiare gli interventi delle aziende e per favorire la collaborazione fra pubblico e privato. Tutto ciò, però, da solo non basta perché bisogna anche rendere i nostri musei luoghi gradevoli nei quali recarsi con piacere, con servizi efficienti, con eventi e mostre che entrino a far parte dei circuiti in maniera da creare una forte alleanza fra beni culturali e operatori turistici per avere i visitatori lungo tutto l’arco dell’anno, sviluppare marketing e di merchandising, attività che possono creare valore aggiunto e introiti economici non indifferenti". E questo dopo tanti anni di gestione pubblica non certo edificanti la potranno realizzare solo i privati.