#scuola: #ue, #fugacervelli mina competitività #Italia
Lunedì 07 Novembre 2016 17:45
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Il sistema d'istruzione italiano, che pur presenta numerose criticità , sa però formare personale altamente qualificato, che però il mondo del lavoro non e' in grado di attrarre ne' di trattenere, e il governo non fa abbastanza per richiamare chi esce dal mercato del lavoro nazionale.
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E' quanto emerge dal capitolo dedicato all'Italia contenuto nel rapporto sull'istruzione della Commissione europea, diffuso oggi a Bruxelles. Insomma, si legge, in Italia "l'ingresso nel mondo del lavoro e' difficile, anche per le persone altamente qualificate, e questo da' luogo alla cosiddetta fuga dei cervelli". Un fenomeno da non sottovalutare poiché "può rivelarsi una perdita netta definitiva di capitale umano altamente qualificato, che potrebbe minare la competitività dell'Italia".
L'esecutivo comunitario rileva nel rapporto che gli italiani impiegati all'estero che hanno conseguito un dottorato riferiscono di avere migliori opportunità di carriera e retribuzioni nettamente più elevate. Ciò secondo Bruxelles "potrebbe spiegare il motivo per cui raramente i lavoratori italiani altamente qualificati fanno ritorno al paese d'origine".
 L'emigrazione dei lavoratori italiani altamente qualificati "non può quindi essere considerata come 'circolazione di cervelli' tipica delle persone che si trasferiscono temporaneamente all'estero per lavoro o per studio, per poi tornare al paese d'origine, ne' può essere considerata uno 'scambio di cervelli'", visto anche che "se il numero di lavoratori italiani che lascia il paese e' elevato, rimane scarso il numero di lavoratori stranieri altamente qualificati che scelgono l'Italia come paese di destinazione".
(AGI) - Bruxelles, 7 Novembre 2016.
@alepaganotwit
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