Venerdì, 29 Marzo 2024


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Sicilia - Pagano: Lombardo ha perso la testa

PALERMO - Terremoto politico in Sicilia, dove il presidente Raffaele Lombardo ha deciso di azzerare la giunta regionale composta da Pdl, Udc ed Mpa. È l'epilogo finale di scontri durissimi tra il governatore e il Pdl che, con l'Udc, non ha mai nascosto la crescente insofferenza nei confronti dell'esponente autonomista.

CHIESTE DIMISSIONI - «Ho chiesto a tutti gli assessori di presentare le dimissioni e sette lo hanno già fatto - ha detto Lombardo in una conferenza stampa convocata d'urgenza -, perché stare in questo governo significa non sabotarlo. Questa casa va rasa al suolo e ricostruita». Il presidente ha poi rilanciato l'ipotesi, ventilata nei giorni scorsi, di un «governo istituzionale» aperto anche al Pd: «Propongo un governo con quei pezzi di partito che ci si staranno. Non intendo ribaltare le alleanze politiche ma non posso considerare alleati coloro i quali, pur facendo parte della maggioranza, hanno sviluppato in aula e fuori un'oggettiva azione di opposizione al mio governo». «Il programma - ha aggiunto - si ispirerà alla filosofia della riforma della sanità. Tra i punti qualificanti, la battaglia per ottenere da Roma le accise petrolifere, lo snellimento della burocrazia, l'attuazione del Piano energetico regionale, riforma degli Ato rifiuti e il rilancio dell'agricoltura e l'attuazione di politiche sociali per fronteggiare la crisi economica che oggi colpisce ampi strati della popolazione siciliana».

«HA PERSO LA TESTA» - Dure le reazioni del centrodestra alla decisione di Lombardo. Ignazio La Russa, ministro della Difesa e coordinatore del Pdl, si dice «sorpreso dall'accelerazione» della crisi. «Ero convinto - aggiunge - che dopo le elezioni ci fosse l'occasione per ridiscutere dalle fondamenta le ragioni della coalizione tra Pdl, partito di Lombardo e le altre forze». La Russa invita Lombardo a «deporre per un momento l'arma propagandistica» e ragionare insieme al Pdl: «La Sicilia non è una regione che si può giocare in vista delle elezioni - dice La Russa -. Per lui, ma anche per tutto il governo, rappresenta un punto importante del nostro territorio, sul quale occorre fare riflessioni serie, e non inserite in un contesto di propaganda elettorale». «L'azzeramento della giunta regionale siciliana è la prova concreta che ha perso la testa - attacca Alessandro Pagano, deputato del Pdl -. Questo ci dispiace perché una figura deve saper navigare anche in acque agitate, serviva un po' più di sangue freddo. Confidiamo ora saper nella necessità di ritrovare il dialogo nell'interesse della Sicilia, mettendo al bando ritorsioni e diffidenze».

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