Atto Camera concernente la candidatura di Milano a sede dell’ #EMA , European Medicine Agency
Giovedì 05 Ottobre 2017 09:35
Mercoledì 27 settembre 2017. Seduta n. 859; mozione (1-01715)
La Camera,
premesso che:
l'EMA, European Medicine Agency, creata nel 1992, è responsabile della valutazione
scientifica, della supervisione e del monitoraggio della sicurezza dei medicinali nell'Unione europea,
ed è essenziale per il funzionamento del mercato unico dei medicinali al suo interno;
l'Agenzia è uno snodo cruciale per la vita dell'industria e dei cittadini europei. Secondo
Farmindustria il settore italiano, con la Lombardia come primo centro propulsore, ha – fra personale
diretto e indiretto – 130 mila addetti, 30 miliardi di euro di produzione (di cui 21 miliardi di export) e
2,7 miliardi di investimenti (1,5 sul versante della ricerca e dello sviluppo e 1,2 sul lato produttivo). Il
settore farmaceutico in Italia può essere considerato la prima industria europea per crescita cumulata
dell’export (dal 2010 al 2016, +52 per cento), a pochissima distanza da quella tedesca per ordine di
grandezza complessiva;
tra le città europee candidate ad ospitare l'importante Agenzia – che deve lasciare Londra a
seguito della «Brexit» – Milano risulta essere quella più qualificata;
il capoluogo lombardo è, a tutti gli effetti, una città dal respiro internazionale (grazie anche
agli investimenti fatti per Expo 2015), presenta una posizione ideale sotto il profilo logistico, ha ottimi
indici di sicurezza e vanta strutture formative di eccellenza in ambito europeo;
lo zoccolo duro manifatturiero e di innovazione con cui si confronterebbe l'Agenzia a Milano
appare corposo nella sostanza, diversificato nelle sue specializzazioni e profondamente vitale nella
sua natura di lungo periodo;
secondo l'ufficio studi di Assolombarda, dalle università milanesi, dai centri studi di Milano
e dalle sue imprese, nel 2015 sono stati pubblicati 11.600 articoli scientifici di cui 6.200 nel campo
della scienza della vita. Il 15 per cento della popolazione opera nelle università. La metà dei farmaci
sperimentali per terapie avanzate al vaglio dell'Ema è stata concepita nel capoluogo lombardo;
la candidatura di Milano a sede dell'Ema, a seguito della intuizione e proposta del presidente
Maroni, ha visto unite e compatte le istituzioni: Governo, regione Lombardia, comune di Milano,
sistema economico e imprenditoriale oltre che il mondo accademico e delle life sciences;
il 25 settembre 2017 il presidente della regione Lombardia con il Ministro della salute
Beatrice Lorenzin e con il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, si sono recati a Bruxelles a promuovere,
con un atto ufficiale, la candidatura di Milano ad ospitare l'Agenzia, dimostrando sia che c'è una
compattezza di intenti tra le varie istituzioni sia che il dossier milanese è senza dubbio il più forte nei
confronti degli altri pretendenti;
l'Ema sarebbe ospitata nel grattacielo Pirelli, disponibile in tempi molto rapidi, in quanto una
parte dei lavori di adattamento per ospitare l'Agenzia è già iniziata e i fondi per completare le opere
necessarie sono stati già stanziati. L'Ema a Milano potrebbe essere operativa già dal 1º marzo 2019;
secondo il progetto per il restyling del «Pirellone», sono previste 1.430 postazioni lavoro
distribuite su una superficie di 13.500 metri quadrati, 60 sale riunioni da 8 a 32 posti, e 8 sale
conferenze da 22 a 350 posti che logisticamente rappresenterebbe l'ambiente giusto per gli 890
dipendenti dell'Agenzia, che lavorano con 3.700 tecnici;
l'Ema a Milano, assieme ai già esistenti Joint Research Centre dell'Ispra vicino a Varese
e all’European Food Safety Authority (l'Autorità europea per la Sicurezza alimentare) con sede
a Parma, potrebbe costituire un polo scientifico e di cooperazione per la ricerca unico in ambito
continentale abbracciando settori importanti e correlati tra loro quali le scienze della vita, il food e la
nutrizione,
impegna il Governo
1) a sostenere con determinazione, presso le competenti sedi comunitarie, la candidatura di Milano
a sede dell'Ema affinché non venga sprecata un'occasione unica di crescita in termini scientifici, di
prestigio internazionale e di indotto occupazionale per l'intero Paese.
(1-01715) «Rondini, Gianluca Pini, Grimoldi, Fedriga, Allasia, Attaguile, Borghesi, Bossi, Busin,
Caparini, Castiello, Giancarlo Giorgetti, Guidesi, Invernizzi, Molteni, Pagano, Picchi, Saltamartini,
Simonetti».
@alepaganotwit