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CONFERENZA STAMPA CAMERA DEI DEPUTATI:  CON IL PROGETTO LIFE AID DI STEADFAST NO AL NEO-COLONIALISMO! Roma, 22 maggio 2018


 

con Emmanuele Di Leo, Presidente Steadfast Onlus:

Questa "colonizzazione ideologica” sta utilizzando anche i canali degli aiuti umanitari. In Africa e in altri Paesi poveri vengono imposte da organizzazioni internazionali, in cambio di aiuti allo sviluppo, visioni della vita che ne minano il valore, come la promozione dell’aborto. Maggiormente in Africa la maggior parte della popolazione femminile insorge contro tali proposte. Se ne è parlato anche recentemente nel mese di Marzo presso l’ONU durante un dibattito sulla promozione dello sviluppo integrale delle donne e delle ragazze provenienti da zone rurali dell’Africa.

Come ha denunciato in questa occasione la Fondatrice nigeriana di Culture of Life Africa ci stiamo avviando verso una nuova forma di "neo-colonialismo" che vuole imporre ideologie che vanno contro i principi naturali della vita. Gli africani, come noi,  sono convinti che l’aborto rappresenti la distruzione diretta della vita umana e queste organizzazioni che dovrebbero portare sviluppo e salvare le vite, stanno attuando piani progettuali che portano ad un risultato opposto. Queste organizzazioni istituiscono cliniche per aborti illegali in aree rurali come quelle del Kenya e formano i nuovi medici a fare aborti per ottenere denaro facilmente. La promozione di queste cliniche avviene tramite la formazione della giovane cittadinanza con comportamenti sessuali irresponsabili, proprio per far aumentare le gravidanze non desiderate e creare un indotto clientelare alle cliniche per aborti illegali. Secondo le esponenti di associazioni africane “l’aborto deruba la donna africana, e tutte le donne, della loro vocazione naturale, che è la maternità”. Quindi questa colonizzazione ideologica avviene tramite forme di “educazione sessuale” che investe i più giovani, invitati a provare nel segreto.

Questa metodologia è parte di una strategia globale che sta colpendo il valore della vita e il senso di essere esseri umani. E’ in atto un’emergenza valoriale che dall’occidente si sta espandendo in tutto il mondo. Tale emergenza colpisce i più vulnerabili, dal caso veronese di Farah, ragazza pakistana costretta ad abortire dalla sua famiglia, al piccolo Alfie Evans che in un’aula di tribunale ha visto decretare la sua condanna a morte. La metodologia che si sta attuando ha base nella diffusione di una cultura relativista e scientista, che rende l’essere umano un mero strumento di produzione, il quale se “non perfetto” o non voluto, lo rende uno strumento inutile, o meglio, un problema da gestire  che arreca solo un costo per la società e quindi un soggetto da eliminare.

Noi di Steadfast dopo aver seguito a stretto contatto con la Famiglia Evans il caso del piccolo Alfie, abbiamo deciso di non stare più ad assistere a tali scempi ed abbiamo avviato una progettazione, Steadfast LifeAid, che agirà in Europa per contrastare questa colonizzazione ideologica. Lo faremo sia gestendo le emergenze, come i casi Alfie Evans, Charlie Gard e Isaiah Haastrup, ma anche agendo in forma preventiva attuando in collaborazione con altre organizzazioni internazionali, procedure per le strutture sanitarie, azioni di pressione verso organismi politici europei con l’obiettivo di cambiare le leggi e con una chiara azione culturale su più territori. E’ un progetto ambizioso, ma allo stesso tempo di fondamentale importanza per il futuro dei nostri figli.

@alepaganotwit

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