(guarda il video) - A pochi giorni dalla riapertura delle scuole l’onorevole Alessandro Pagano si incontra, nella sede del Provveditorato agli Studi (CSA) con un ampia delegazione di precari rimasti esclusi dall’insegnamento con l’ultimo decreto Gelmini per trovare delle soluzioni atte a risolvere il problema. Queste le sue affermazioni in merito :<< Tutti gli strumenti utili a dare ai precari della scuola una risposta concreta saranno messi in atto.

Il prossimo martedì, 15 settembre, incontrerò il Dirigente generale, Luciano Chiappetta, del Ministero della Pubblica istruzione, a cui sottoporrò le problematiche. L’incontro avverrà per discutere delle proposte avanzate questa mattina dai precari della scuola della provincia nissena. Subito dopo il vaglio tecnico delle proposte avanzate ci sarà l’incontro con il Ministro Gelmini. Sono molte le soluzioni, racchiuse in un documento che questo incontro ha generato. Per voler fare un esempio questa provincia spende 39milioni di euro all’anno per i PON, i progetti finalizzati al mondo scolastico, realizzati in orari extrascolastici, con personale esterno alla scuola. L’obiettivo dei PON era, quando furono concepiti, quello di aumentare il livello civico della società, però, bisogna dire che "nei fatti, hanno dichiarato i precari, questi progetti spesso sono al di fuori dal contesto educativo e di fatto sono uno sperpero di denaro pubblico". "Calciando si impara", "Teatrando", questi alcuni dei titoli fra migliaia di progetti, in larga parte assistenzialistici, che nulla o poco hanno di attinente con gli obiettivi che la scuola si prefigge. Questi milioni potrebbero essere rimodulati e convertiti verso i docenti precari che, invece, hanno dimostrato di saper dare risposte concrete, così come è accaduto fino ad oggi>>. L’onorevole Pagano ha poi dichiarato: . L’onorevole Raimondo Torregrossa non ha fatto mancare il suo contributo, dichiarando che si farà carico di raccordarsi con la Regione per tutti i progetti di formazione che potranno vedere protagonisti i precari.

L’incontro, prima teso, s’è chiuso con una grande cordialità reciproca e nella fiducia di una soluzione al problema.