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Atto Camera sullo stato di emergenza per il mancato smaltimento dei rifiuti urbani nella provincia di Palermo

 

 

 

 

 

 

Interrogazione a risposta scritta 4-07716, presentato da PAGANO Alessandro testo di Venerdì 4 dicembre 2020, seduta n. 439


ALESSANDRO PAGANO e GAVA. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:

il comune di Palermo versa in una situazione di pericolosa emergenza igienico sanitaria, causata da un sistema di gestione dei rifiuti in Sicilia del tutto compromesso, aggravata negli ultimi mesi da tonnellate di rifiuti accumulati vicino a case, scuole, ospedali e luoghi di lavoro, condizione tale da comportare un grave rischio per la salute della popolazione, specialmente per i più piccoli e per le persone più fragili;

già in precedenza è stato dichiarato lo stato di emergenza per lo smaltimento dei rifiuti urbani nella provincia di Palermo, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 16 gennaio 2009, prorogato con decreto del 13 gennaio 2010;

l'ordinanza del capo del dipartimento della Protezione civile n. 227 del 6 marzo 2015, recante ulteriori disposizioni per superare le criticità nello smaltimento dei rifiuti nella regione Siciliana, ha disposto il prosieguo, fino al 31 agosto 2016, dell'apertura della contabilità speciale n. 5446, già intestata al direttore generale del dipartimento dell'acqua e dei rifiuti dell'assessorato regionale dell'energia e dei servizi di pubblica utilità della regione Siciliana, prevedendo anche l'invio di una dettagliata relazione semestrale al dipartimento della protezione civile, sullo stato di avanzamento delle attività condotte per l'attuazione degli interventi, fermi restando gli obblighi di rendicontazione;

attualmente, in regime di gestione ordinaria dei rifiuti, restano evidenti le gravi carenze di gestione e smaltimento per la città di Palermo, che comportano un rischio ambientale, con ricadute nel breve periodo sulla salute dei cittadini siciliani;

la normativa vigente, pur prevedendo un regime di gestione ordinaria sui temi dell'ambiente, non esclude, tuttavia, il ricorso a procedure di carattere emergenziale e straordinario qualora sia in pericolo la salute della popolazione che risiede in un'area soggetta al rischio;

risulta agli interroganti che il gruppo consigliare comunale Lega Salvini Premier sottolineato la necessità di inoltrare la richiesta di deliberazione dello stato di emergenza per mancato smaltimento di rifiuti nella città di Palermo, con misure urgenti di tutela ambientale e della salute pubblica, rivolgendosi sia al Sindaco che al presidente della regione Siciliana;

da notizie stampa risulta che il Ministero interrogato abbia dato mandato al Capo di Gabinetto e al segretario generale di aprire un'istruttoria amministrativa interna per conoscere chi abbia violato la sua direttiva politica nell'ambito della valutazione del piano regionale rifiuti della Sicilia, che è stata interpretata come un via libera alla realizzazione di nuovi inceneritori –:

se il Governo, prendendo atto della situazione di allarmante rischio ambientale, non ritenga opportuno intervenire ai fini della dichiarazione dello stato di emergenza per lo smaltimento dei rifiuti urbani nella provincia di Palermo, per poter attivare immediatamente il dipartimento di Protezione civile per la rimozione dei cumuli di rifiuti che invadono la città di Palermo ed evitare il rischio del diffondersi di pericolose epidemie e infezioni;

se il Ministro interrogato non reputi opportuno avviare un'ispezione attraverso il Comando dei carabinieri per la tutela dell'ambiente, presso la società partecipata di Palermo «Rap SpA», per verificare eventuali irregolarità e per compiere, per quanto di competenza, immediati accertamenti circa l'emergenza ambientale e sanitaria in atto a Palermo;

quali siano i motivi per i quali il Ministro interrogato non abbia consentito l'attuazione del piano regionale rifiuti della Sicilia condiviso con la direzione generale rifiuti del Ministero, che era orientato verso la chiusura del ciclo dei rifiuti con impianti adeguati anche per il recupero di energia;

se il Ministro interrogato intenda fornire ulteriori elementi circa quanto annunciato pubblicamente in merito all'avvio di un'istruttoria amministrativa interna al Ministero in direzione rifiuti per accertare chi abbia violato la propria direttiva politica nell'ambito della valutazione ambientale strategica sul piano regionale rifiuti della Sicilia.

(4-07716)

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