L'On. Alessandro Pagano risponde agli attacchi subìti nei mesi estivi. Dal lodo Mondadori all'azione del sindaco di Caltanissetta Campisi

 




E' un Alessandro Pagano che parla "a tutto campo" quello che affronta gli argomenti politici più attuali e scottanti, che comincia con il tanto dibattuto "caso Mondadori" (la sua proposta di legge, poi approvata, ha consentito anche all'azienda della famiglia del premier Berlusconi di risparmiare centinaia di milioni di euro), e che prosegue parlando della situazione venutasi a creare al Comune di Caltanissetta ed alla Provincia regionale (dove sono previsti degli "aggiustamenti" in Giunta), e si sofferma sulle vicende della cooperativa "Solaris" e dell'Ato Ambiente nisseno. Poi il deputato nisseno del Popolo della Libertà dà la sua disponibilità alla proposta dell'on. Raimondo Maira e si dichiara pronto a lavorare assieme agli altri esponenti politici per promuovere il rilancio socio-economico della provincia nissena.


LODO MONDADORI: «Sul lodo Mondadori - esordisce Pagano - va subito detto che l'emendamento non è stato da me proposto per favorire la soluzione dei problemi tributari della società editrice e dei suoi proprietari, così come alcuni settori della Sinistra hanno voluto fare intendere, ma per risolvere il problema a decine di migliaia di contribuenti che adesso in tutta Italia stanno utilizzando questa norma. Ricordo che per potere beneficiare di questo articolo di legge bisogna avere vinto entrambi i primi due gradi di giudizio, ed avere lo stesso giudizio in pendenza da più di dieci anni. Ora è evidente che chi ha vinto i primi due gradi di giudizio è molto probabile, per non dire quasi certo, che vinca anche il terzo e conclusivo. Ritengo che, dopo oltre dieci anni, un contribuente che è stato sotto le maglie del Fisco, abbia poi il diritto di risolvere definitivamente la questione. Ricordo che in Italia sono ben dieci milioni, e quindi non solo la famiglia Berlusconi, i contribuenti che hanno pendenze con la giustizia civile, penale e tributaria. Però mentre la Corte europea ha condannato centinaia di volte l'Italia per i ritardi in campo civile e penale, nulla può in campo tributario, per l'autonomia che c'è in questo settore. Con la norma che ho proposto, approvata senza che il centrosinistra sollevasse alcuna obiezione, i processi tributari non potranno durare più di dieci anni, anzi, dico di più, tutto l'arretrato deve essere eliminato entro il 31 dicembre 2012, pena la decadenza del presidente della Commissione».

COMUNE DI CALTANISSETTA. «Quando Michele Campisi è stato eletto sindaco di Caltanissetta - dice il parlamentare nisseno - sapevamo che nelle casse comunali c'era un buco di dodici milioni di euro. Una cifra mostruosa in rapporto alle esigue risorse a disposizione, ma eravamo sicuri e forti delle competenze tecniche del sindaco, oltre che della visione politica finalizzata al bene comune, che avremmo risanato. Il dramma è stato quello di verificare poi, giorno dopo giorno, che quella voragine non si è arrestata perchè sono emerse situazioni tenute artatamente nascoste. L'esempio tipico può essere la vicenda degli asili nido e della "Solaris" (che avrebbe dovuto avere un costo di 48 mila euro al mese deliberate e per la quale sono stati pagati 96 mila euro, conseguenti non più all'assunzione di 25 persone ma di oltre 50; immissioni in servizio tutte riconducibili a qualcuno). La prova che Campisi aveva ragione è che la nuova gara svoltasi l'altro ieri ha registrato l'aggiudicazione da parte della stessa società, ma ai costi originari. E questa vicenda, di cui sono stati informati sia la Guardia di Finanza che la Procura della Repubblica, non è la sola, poichè a Palazzo del Carmine stanno venendo fuori altre situazioni analoghe o ben più gravi».

ATO RIFIUTI. «Un esempio ben più clamoroso - aggiunge l'on. Pagano - è la vicenda dell'Ato Ambiente CL1, che è arrivato allo stato attuale perchè per tanti anni alcuni degli amministratori comunali della Sinistra, dovendo affrontare le loro campagne elettorali, non solo non hanno affrontato il problema ma hanno distolto delle risorse per destinarle a cose futili e a facili ritorni elettoralistici. Va inoltre ricordato che il componente del Consiglio di amministrazione di nomina del Comune di San Cataldo - il dott. Giuseppe La Rosa, tecnico di fama del settore - si dimise quando cominciò a sentire la "puzza" che usciva da quella gestione. A proposito: qui ci troviamo di fronte ad un presidente del Consiglio d'amministrazione che, davanti al prefetto prende l'impegno di pagare con le risorse ricevute dal Comune di Caltanissetta, i dipendenti di Nissambiente e la discarica pubblica di Siculiana. In maniera gravissima rinnega poi tale impegno e paga ben altre partite, costringendo il sindaco a fare salti mortali. E' evidente che l'obiettivo è quello di creare il caos, di bloccare la città, facendo arrivare l'immondizia al primo piano e depistare l'opinione pubblica e le iniziative giudiziarie. La verità è che il presidente dell'Ato deve stare a cavallo per coprire tutte le nefandezze che ha realizzato e che continua a realizzare. Se non ci fosse stato Campisi, un sindaco capace di risolvere i problemi tecnici, oggi l'amministrazione comunale si troverebbe nelle condizioni di bere o affogare».

VICENDE MUNICIPALI. «Perchè Campisi, agli occhi di molti nisseni non riesce ancora ad ingranare? Sono convinto che l'attuale sindaco stia lavorando bene e che ha già gettato le basi per potere risolvere molti dei problemi che derivano - quasi nello loro totalità - dall'assenza totale di risorse economiche. Un problema che è di tutti i sindaci in Italia in questo momento, a maggior ragione qui anche a causa delle cose già dette prima. Penso comunque che il Consiglio comunale che adesso dovrebbe prendere coscienza realisticamente della situazione in cui ci troviamo, e fare opposizione solo dove e quando serve: su alcuni argomenti schierarsi per partito preso può far pensare ad una connivenza. Di Lorenzo Tricoli preferisco non parlarne, perchè di lui parlano gli atti politici ed i tradimenti che ha perpetrato in questi anni. E parlo di tradimenti non soltanto verso questa amministrazione ma anche nei confronti degli elettori e della città che ha avuto la sventura di amministrare. Ormai lo conoscono tutti. L'unica cosa di cui mi sento in colpa è averlo candidato a Caltanissetta, quando alla presenza di testimoni, giurò di essere cambiato e di voler fare una politica onesta, specie dopo i guai giudiziari che stava passando. In base a questa esperienza mi permetto di suggerire a quanti lo avvicinano di non commettere il mio stesso errore. Quanto poi all'attuale giunta e dei possibili miglioramenti che possono essere fatti in corso d'opera, è ovvio che periodicamente bisogna fare il rendiconto, ed è chiaro che avvicinandoci alla meta del diciottesimo mese un ragionamento costruttivo di confronto deve essere fatto obbligatoriamente tra noi, i nostri partner e quanti hanno voglia, anche al di là degli steccati imposti dai partiti o dalle coalizione, di costruire una città migliore».

PROVINCIA. Anche alla Provincia regionale nissena tutti noi non possiamo sottrarci ad affrontare le problematiche esistenti e trovare gli aggiustamenti necessari».

SVILUPPO ECONOMICO. «L'appello di Rudy Maira a un fronte politico compatto? Penso che discutere senza pregiudizio, cogliendo le giuste istanze di chi la pensa in maniera diversa, sia una cosa opportuna. Anch'io mi metto a disposizione di quanti - tra politici e rappresentanti delle forze sociali e sindacali, animati da buona volontà, anche da posizioni differenti - hanno voglia di lavorare per risolvere i problemi della nostra gente. Dobbiamo, ed è una cosa che dico a me stesso, agire evitando di guardare solamente al proprio orticello e pensare con più vigore al bene del territorio, senza avere più posizioni preconcette. Le difficoltà e la crisi attuale impongono, a chi ha responsabilità, di perseguire il dialogo al fine di raggiungere obiettivi condivisi e premianti per la nostra comunità».

Articolo di G. Scibetta, pubblicato su "La Sicilia" del 12/09/2010